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P22015 Contratto, clausole generali, principi e rilevanza della sopravvenienza



Il corso mira ad approfondire il ruolo che clausole generali e principi giocano, in primo luogo, nella costruzione del regolamento contrattuale e, in secondo luogo, nella gestione della fase esecutiva del rapporto contrattuale, con specifico riferimento al contrasto dei comportamenti abusivi o al rilievo da assegnare a eventi sopravvenuti alla conclusione del contratto e in grado di incidere sull’assetto di interessi delineato dalle parti.

Più nello specifico, il corso si soffermerà, dapprima, sullo statuto normativo delle clausole generali e dei principi, specie di quelli che riconoscono diritti fondamentali, e sui problemi applicativi legati alla loro particolare forma di normatività indeterminata e ad alto tasso di valutatività. Ci si prefigge, inoltre, l’obiettivo di individuare le zone di sovrapposizione tra le categorie di clausola generale e principio, così da scongiurare il rischio di un uso promiscuo e poco consapevole dei due concetti, il quale, a sua volta, si può riflettere sulla qualità e il rigore delle soluzioni applicative.

Specifica attenzione verrà poi dedicata ai problemi legati all’integrazione del contenuto contrattuale: non soltanto di quella c.d. suppletiva, ma, soprattutto, di quella cogente. L’obiettivo è di mettere a fuoco l’ambito applicativo e le conseguenze pratiche di figure fondamentali quali la buona fede, l’equità, il c.d. principio di proporzionalità, la ragionevolezza etc., nel tentativo di offrire una tassonomia che eviti un certo eclettismo applicativo.

Verrà approfondito, inoltre, il tema dell’invalidità contrattuale per contrarietà a clausole generali o a principi e diritti fondamentali. Il tema è particolarmente delicato perché tocca più figure: quali la buona fede, l’equità, la meritevolezza degli interessi, il principio di non discriminazione etc.; ma, soprattutto, perché investe la questione del potere correttivo del giudice mediante il ricorso alla nullità parziale. Il tema impone anche di confrontare il diritto generale del contratto con il sotto-sistema del contratto del consumatore e dell’impresa debole.

Uno specifico approfondimento verrà, infine, dedicato al tema delle sopravvenienze: non soltanto di quelle quantitative, ma soprattutto di quelle c.d. qualitative. Si rifletterà sulla configurabilità della rinegoziazione dei termini del contratto imposta dalla buona fede alla luce degli effetti perturbatori della sopravvenienza e sull’ampiezza di tale rinegoziazione: se obbligo di contrattare la revisione o se obbligo di modificare il regolamento. In entrambi gli scenari sarà necessario indagare sui rimedi esperibili in caso di insuccesso della rinegoziazione delle parti. Utili indicazioni potranno ricavarsi dall’esame degli ordinamenti tedesco e francese, ma anche dalla prassi negoziale internazionale. Non si potrà fare a meno di esaminare il cospicuo contenzioso che va ingrossando in conseguenza delle alterazioni subite da molti contratti di durata per effetto, prima, delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19 e, poi, della crisi economica da quest’ultima innescata.

Caratteristiche del corso:

Area: civile

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: sessanta in presenza; composizione della platea: cinquanta magistrati ordinari con funzioni civili, cinque magistrati onorari con funzioni civili, cinque avvocati;

Eventuali incompatibilità: nessuna

Sede e data del corso: Scandicci, Villa di Castel Pulci, 2 marzo 2022, (apertura lavori ore 15.00) - 4 marzo 2022 (chiusura lavori ore 13.00).

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