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P21035 Immigrazione irregolare e diritto penale



Il trinomio immigrazione, sicurezza e diritto penale rappresenta una direttrice fondamentale delle politiche nazionali ed europee rivolte alla protezione delle frontiere, alla repressione delle presenze irregolari sul territorio e più in generale al controllo delle forme di criminalità tipiche della marginalità sociale ovvero connesse allo sfruttamento di soggetti vulnerabili. L’incessante afflusso di rifugiati e migranti economici privi di documenti di ingresso, la progressiva riduzione dei canali di regolarizzazione e delle risorse di integrazione sociale, i difetti strutturali del sistema europeo dell’asilo politico, sono fattori che nel corso degli ultimi vent’anni hanno concorso a generare una condizione di “perenne emergenza” migratoria, fronteggiata, tra l’altro, attraverso strumenti di carattere preventivo e repressivo aventi natura penale, amministrativa o ibrida (da cui il fortunato neologismo anglosassone crimmigration), spesso introdotti attraverso “pacchetti” e “decreti” emblematicamente dedicati al tema della “sicurezza”.

Il corso si propone di tracciare una mappa organica della vigente disciplina penale e processuale-penale italiana dedicata al contrasto all’immigrazione irregolare, senza trascurare le sue fitte intersezioni con i risvolti coercitivi del diritto dell’immigrazione in senso stretto. La materia si presenta frammentata, disseminata di nodi interpretativi ancora da sciogliere e nel complesso gravida di implicazioni sul fronte del bilanciamento tra esigenze di tutela dell’ordine pubblico ed altrettanto irrinunciabili profili di protezione dei diritti fondamentali dei soggetti coinvolti.

Quattro le aree tematiche attorno alle quali si svilupperà il corso. La prima riguarderà i reati propri dello straniero irregolare previsti dal Testo Unico dell’immigrazione (d.lgs. n. 286/1998): la violazione dell’ordine di esibizione di documenti di identità e soggiorno (art. 6 TUI), l’illecito ingresso o permanenza nel territorio nazionale (art. 10-bis TUI), l’illecito reingresso a seguito di espulsione (art. 13 TUI), le figure di inottemperanza all’ordine di allontanamento (art. 14 commi 5-ter e quater TUI). Per ciascuna di esse verranno esaminati i profili di ordine sostanziale e processuale che vengono più di frequente in rilievo nella prassi, dando al contempo conto dell’evoluzione normativa che hanno subìto e dei più significativi interventi giurisprudenziali che, anche a livello sovranazionale, ne hanno modellata la fisionomia. 

La seconda area tematica avrà per oggetto il sempre più ricco apparato di strumenti, penali e non solo, finalizzati al contrasto delle attività che a diverso titolo favoriscono l’immigrazione irregolare e alimentano i “mercati neri” connessi alla mobilità di stranieri privi di documenti. Particolare attenzione verrà dedicata alla complessa disciplina del favoreggiamento dell’immigrazione irregolare di cui all’art. 12 TUI, costellata da nodi interpretativi che hanno generato una ricchissima produzione giurisprudenziale. Verranno inoltre esaminate le fattispecie di occupazione di lavoratori irregolari (art. 22 TUI) e di falsificazione di titoli di ingresso e soggiorno (art. 5 TUI). Infine, verrà esaminata la disciplina dei divieti ministeriali di ingresso nelle acque territoriali applicabili alle navi che trasportano migranti irregolari, nonché delle relative sanzioni amministrative e penali, introdotta dal d.l. n. 53/2019 (conv. in l. n. 77/2019) e recentemente riformata dal d.l. n. 130/2020.

La terza area tematica si concentrerà sugli illeciti penali nei quali lo straniero può venire in rilievo come persona offesa: il traffico di esseri umani (art. 601 c.p.); l’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 603-bis c.p.); nonché il sequestro di persona (art. 605 c.p.) con particolare riguardo alle recenti prassi di privazione della libertà personale de facto a bordo di navi soccorritrici o destinate alla quarantena preventiva di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19.

La quarta ed ultima area tematica sarà dedicata alle misure, di varia natura giuridica, incidenti sulla libertà personale e di circolazione degli stranieri irregolari: accanto ad un inquadramento degli istituti a carattere strettamente amministrativo (respingimento, espulsione amministrativa e trattenimento nei CPR), verranno approfondite le tematiche inerenti alle misure penali dell’espulsione-misura di sicurezza (art. 15 TUI), dell’espulsione-sanzione sostitutiva o alternativa (art. 16 TUI), nonché ai profili di specialità della disciplina processual-penalistica approntata per lo straniero (tra l’altro, i complessi rapporti tra procedimento penale ed espulsione amministrativa disciplinati dall’art. 13 commi 3 e ss. TUI; l’arresto “senza flagranza” ed il giudizio direttissimo “atipico” nei casi di reingresso irregolare ex art. 13 comma 13-ter TUI).

Caratteristiche del corso:

Area: penale

Organizzazione: Scuola Superiore della Magistratura; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro ed eventuale tavola rotonda); numero complessivo dei partecipanti: centoventi; composizione della platea: centoquindici magistrati ordinari con funzioni penali e cinque avvocati.

Eventuali incompatibilità: nessuna

Sede e data del corso: Aula virtuale Microsoft Teams (apertura lavori ore 15:00) – 7 maggio 2021 (chiusura lavori ore 13.00).

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