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P20001 Jobs Act dopo cinque anni: un quadro aggiornato della giurisprudenza



Il legislatore, in attuazione della legge delega n. 183 del 2014 (il cosiddetto Jobs Act), ha emanato otto decreti delegati; da allora, sono trascorsi cinque anni, ovvero un periodo di tempo utile per effettuare un primo bilancio della riforma e per ricostruire il quadro aggiornato della giurisprudenza.
I punti centrali della riforma sono così riassumibili: contratto a tutele crescenti, eliminazione causali contratti a termine, abrogazione contratti a progetto, disciplina controlli a distanza e delle mansioni, revisione degli ammortizzatori sociali.
Il corso si propone di esaminare la sentenza della Corte costituzionale n. 194 del 2018, che ha intaccato l’architrave delle tutele crescenti, ossia il sistema di quantificazione certa dell’indennità per licenziamento ingiustificato. Al riguardo, approfondimenti specifici saranno riservati alle pronunce che hanno dato applicazione ai criteri di calcolo individuati dalla Consulta.
Sarà affrontato il tema dell’estensione del potere di “jus variandi” che ha portato la giurisprudenza ad interrogarsi sulla sua incidenza in tema di onere del “repechage”.
Uno specifico approfondimento verrà riservato alla sentenza della Corte di cassazione n. 12174 del 2019, che ha interpretato la nozione di “insussistenza del fatto materiale” – regolato dall’art. 3, comma 2, del d.lgs. n. 23 del 2015. Tale decisione ha formato oggetto di numerosi commenti dottrinali e, secondo alcuni autori, si pone in continuità con l’orientamento giurisprudenziale che il legislatore ha inteso contrastare e conferma il disallineamento, su questo specifico punto, di una parte della giurisprudenza rispetto alla legge vigente.
Un approfondimento specifico sarà indirizzato all’esame del cosiddetto “Decreto dignità” (decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, coordinato con la legge di conversione 9 agosto 2018, n. 96 recante «Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese», che non ha intaccato l’impianto complessivo del Jobs Act, salvo disporre l’innalzamento delle indennità risarcitorie minime e massime per il licenziamento ingiustificato e introdurre significativi limiti alla stipula dei contratti a termine.
 


Caratteristiche del corso: 

Area: civile
 

 

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei tempi e seguite da dibattito, saranno previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta; composizione della platea: ottanta magistrati ordinari con funzioni civili e del lavoro, cinque avvocati, cinque funzionari del Ministero della giustizia.

Eventuali incompatibilità: nessuna. 

Sede e data del corso: Scandicci, Villa di Castel Pulci, 13 gennaio 2020 (apertura lavori ore 15.00) – 15 gennaio 2020 (chiusura lavori ore 13.00).