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P21070 L’obbligo di individuazione dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa contenuto nell’art. 2086 c.c. e le procedure di allerta del CCII



Il corso è volto a favorire le prime importanti riflessioni sulle modifiche normative introdotte dal d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 (Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza), in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155, con specifico riguardo alle procedure di allerta, disciplinate nel Titolo II del CCII, dedicato alle “procedure di allerta e di composizione assistita della crisi”.

Uno specifico approfondimento sarà dedicato alla disciplina introdotta dal D.Lgs. 14/2019, in vigore dal 15.3.2019, contenuta nel riformulato comma 2 dell’articolo 2086 cc – poi declinata nelle diverse norme riferite ad ogni struttura societaria-, indagando il significato del previsto obbligo per l’imprenditore che operi in forma collettiva o societaria di dotarsi di un assetto “organizzativo, contabile e amministrativo” adeguato alla natura e alle dimensioni dell’attività sia nella specifica prospettiva del diritto societario, sia nel suo collegamento, voluto dal legislatore con l’inserimento della congiunzione “anche”, con la crisi di impresa. Si tratta di una disposizione da alcuni vista quale principio fondante dell’emersione anticipata della crisi d’impresa e comunque strettamente correlata alla capacità dell’imprenditore di individuare i segnali prodromici di una crisi. In quest’ultima declinazione viene in immediato rilievo l’importanza del concetto di adeguatezza degli assetti, in quanto la riforma della crisi d’impresa nel suo significato di profondo mutamento culturale postula l’esistenza di procedure di allerta in grado di intercettare i segnali di crisi, in un quadro dove quest’ultima non è una mera insolvenza prospettica.

Partendo dai principi ispiratori della riforma, si articolerà un percorso formativo ragionato sulle procedure di allerta, sulle finalità dell’istituto e sulla filosofia dell’approccio preventivo alla crisi d’impresa. Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, nell’introdurre nuovi strumenti volti ad anticipare l’emersione di un eventuale stato di crisi, ha aderito a quella vasta corrente di pensiero che, da anni, in Italia e all’estero, ha sostenuto la necessità di adottare (per tempo) i giusti rimedi al fine di prevenire l’insolvenza o il suo aggravamento e di consentire la prosecuzione dell’attività imprenditoriale.

Il corso intende approfondire il nuovo istituto ragionando su quali siano i reali segnali anticipatori della crisi aziendale (Key Performance Indicator) e su quale debba essere il ruolo degli Organismi di Composizione della Crisi d’Impresa (OCRI).

L’istituto dell’allerta necessita di una trattazione ampia e multidisciplinare, che spazia dai principi economici (analisi dei bilanci) ai principi giuridici (declinazione concreta degli specifici doveri del debitore ed individuazione dei doveri e delle responsabilità degli amministratori e degli organi di controllo), sino all’approfondimento dei principi di organizzazione aziendale (nell’ottica degli adeguati assetti organizzativi delle imprese).

La costituzione di attività imprenditoriali con un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile costituirà una sfida molto importante per il futuro del nostro Paese e non può essere sottovalutata da tutti coloro che si occupano istituzionalmente dell’attività di formazione professionale. I soggetti chiamati a gestire le crisi imprenditoriali (giudici e professionisti) hanno il dovere di acquisire la professionalità necessaria per applicare al meglio gli istituti innovativi e per fare sì che l’obiettivo della precoce rivelazione della crisi d’impresa divenga una realtà benefica per l’economia nazionale e non, al contrario, una drastica misura per eliminare dal mercato le piccole e le medie imprese potenzialmente destinate al risanamento. L’obbligo di adeguata formazione è oggi espressamente indicato dal legislatore comunitario, negli articoli 25 e 26 della Direttiva 1023/2019. Il recepimento dei principi della direttiva, non pienamente in linea con l’attuale disciplina, costituirà un ulteriore momento di verifica e financo di riforma per il legislatore interno.

Infine, occorre rammentare che la gravissima epidemia che ha colpito il paese e che ha visto l’assunzione di misure emergenziali fortemente incidenti sulle attività economiche ha portato il legislatore a rinviare l’entrata in vigore del Codice della Crisi e dell’Insolvenza, ad oggi fissato al 1° settembre 2021. Il corso, quindi, non potrà non tenere conto di misure normative che verranno eventualmente introdotte, ancora per affrontare il periodo di grave emergenza.

 

Caratteristiche del corso:

 

Area: civile

Organizzazione: Scuola Superiore della Magistratura; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro ed eventuale tavola rotonda); numero complessivo dei partecipanti: novanta; composizione della platea: settantacinque magistrati con preferenza accordata a coloro che svolgono funzioni specializzate nel settore della crisi d’impresa, dieci magistrati con funzioni requirenti specializzati nella materia e cinque avvocati con analoga specializzazione.

Eventuali incompatibilità: nessuna.

Sede e data del corso: NAPOLI - CASTELCAPUANO, 22 settembre 2021 (apertura lavori ore 15.00) – 24 settembre 2021 (chiusura lavori ore 13.00).