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P21086 L’organizzazione del lavoro del giudice penale



La professione del magistrato viene spesso percepita, non solo dagli utenti del servizio giustizia ma anche dagli esponenti del foro che pure godono della possibilità di uno sguardo tecnico, come limitata all’espletamento di ciò che viene portato sulla scena delle alule dei Tribunali: la conduzione dell’udienza e la emissione dei provvedimenti che la caratterizzano (sentenze, ordinanze e decreti).

Persino in molti magistrati tarda ad affermarsi il riconoscimento della centralità che ha assunto, soprattutto negli ultimi tempi, la organizzazione del proprio lavoro come momento fondamentale dell’esercizio della giurisdizione e del mantenimento della stessa in condizioni di indipendenza ed autonomia.

La scienza dell’organizzazione del proprio lavoro, comune in altre professioni, sta pian piano affermandosi anche nella magistratura, insieme alla consapevolezza della necessità dei magistrati di considerarsi e volere essere considerati come lavoratori, con tutto ciò che comporta in tema di assunzione di doveri e possibilità di reclamare i conseguenti diritti.

Il corso si propone di affrontare i temi più rilevanti dell’organizzazione del lavoro del giudice, dalla necessità di procedimentalizzazione della propria attività extragiudiziaria all’adozione di modelli uniformi per la risoluzione di controversie aventi carattere seriali.

Particolare attenzione sarà dedicata alle problematiche derivanti dall’inserimento del magistrato nella propria sezione, ai rapporti con il Presidente di Sezione e del Tribunale, alla conoscenza ed osservanza delle tabelle nonché al modo di contribuire alla loro formazione, alla organizzazione dell’agenda ed ai criteri di priorità.

Ulteriori riflessioni saranno svolte sui rapporti del magistrato con l’Ufficio del processo e sullo stato della sua attuazione per i magistrati penali, nonché all’informatizzazione del lavoro del magistrato in questo settore.

Ulteriori spunti di approfondimento saranno quelli relativi al ruolo della giurisprudenza interna all’ufficio ed in generale: l’influenza delle prassi interpretative dell’ufficio, il rapporto tra autonomia di giudizio e prevedibilità della decisione, la necessità di aggiornamento della giurisprudenza di merito e legittimità.

Da ultimo, è previsto un focus sulle nuove modalità di organizzazione del lavoro imposte dall’emergenza sanitaria in corso.

 

Caratteristiche del corso:

 

Area: penale

Organizzazione: Scuola Superiore della Magistratura; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro ed eventuale tavola rotonda); numero complessivo dei partecipanti: novanta; composizione della platea: ottanta magistrati ordinari con funzioni penali e dieci magistrati onorari con funzioni penali.

Eventuali incompatibilità: nessuna.

Sede e data del corso: Napoli, Castel Capuano, Piazza Enrico De Nicola, 3 novembre 2021- Aula virtuale Teams (apertura lavori ore 15.00) – 5 novembre 2021 (chiusura lavori ore 13.00).