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P21089 Fonti sovranazionali del diritto e giurisprudenza sovranazionale. Strumenti di tutela e di risoluzione delle antinomie



Il tema delle fonti sovranazionali e dell’intreccio delle norme di derivazione europea con le norme nazionali permane di grandissima attualità, in particolare nei casi cui il giudice sia chiamato ad applicare un diritto nazionale configgente con diritti fondamentali che, al tempo stesso, siano astrattamente o in concreto protetti da una o più delle carte dei diritti che assumono rilievo nel nostro ordinamento.

Le interazioni tra Costituzione nazionale, Convenzione europea dei diritti dell'uomo e Carta europea dei diritti fondamentali dell'Unione europea hanno pertanto innescato un vivace dinamismo dottrinario e giurisprudenziale, non solo tra i giudici comuni ma anche nel rapporto dialettico tra le corti costituzionali e quelle europee, concorrendo a definire una tutela multilivello dei diritti fondamentali.

Quali sono, in questo contesto, gli strumenti di tutela e di risoluzione delle antinomie a disposizione del giudice nazionale? Quale ruolo assume la Carta costituzionale rispetto alle carte europee? Quali sono i confini dell’interpretazione conforme, declinata diversamente a seconda degli ambiti di riferimento interno o sovranazionale?  Quale è l’ordine di priorità nel ricorso agli strumenti di “dialogo” con la Corte costituzionale e la Corte di giustizia, allorquando la fattispecie sia al tempo stesso caratterizzata da elementi di diritto interno ed europeo?

Il corso, oltre che a trattare i tre sistemi di protezione dei diritti fondamentali, si propone di guidare il partecipante, ricorrendo a laboratori e gruppi di lavoro su casi di studio, attraverso percorsi “metodologici” di composizione del contrasto tra diritto interno, diritto dell’Unione europea e Convenzione europea dei diritti dell’uomo, quando entrino in gioco diritti fondamentali.

Il tema è divenuto particolarmente attuale dopo alcune vicende processuali italiane che hanno messo a nudo i possibili punti di frizione tra l’ordinamento costituzionale nazionale e le norme dell’Unione europea (come è avvenuto ad esempio nel noto caso Taricco) e dopo le recenti decisioni della Corte costituzionale riguardanti la cosiddetta “doppia pregiudizialità”.

Caratteristiche del corso:

Area: comune

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro ed eventuale tavola rotonda); numero complessivo dei partecipanti: novanta; composizione della platea: settantacinque magistrati ordinari e dieci magistrati onorari, nonché cinque avvocati.

Eventuali incompatibilità: saranno postergati rispetto ad ogni altro richiedente coloro che risultino essere stati ammessi al corso P20024.

Sede e data del corso: Online - Piattaforma Microsoft Teams, 10 novembre 2021 (apertura lavori ore 15.00) – 12 novembre 2021 (chiusura lavori ore 13.00).