La Scuola, pur non essendo stata destinataria di alcun fondo o sovvenzione collegati al PNRR, e disponendo di un organico invariato, nonostante le accresciute competenze e responsabilità, ha -nondimeno- posto in essere una notevole serie di attività in linea con gli impegni assunti dal governo e con gli obiettivi relativi al PNRR.
Alcune di queste iniziative sono collegate a specifiche normative e/o a richieste, tra le quali si evidenziano quelle relative al rafforzamento della cultura digitale dei magistrati.

A questo aspetto, la Scuola dedica ogni anno un elevato numero di corsi, affrontando sia gli istituti del telematico, ossia le questioni normative che riguardano il documento informatico, l’identità digitale, le modalità di trasmissione dei documenti informatici alla luce delle disposizioni più recenti, in particolare del Regolamento Europeo EiDas di tutti gli aggiornamenti del CAD, sia di tutte le applicazioni di tali istituti nel processo civile e penale, anche alla luce della riforma che ne ha potenziato enormemente l'uso, al fine di realizzare una tempestiva e puntuale formazione non solo sugli aspetti giuridici ma anche su quelli pratici mano a mano che le riforme vengono attuate e gli applicativi evoluti.

In particolare, la Scuola ha dedicato un elevato numero di incontri di studio ai temi della digitalizzazione e dell'informatica, della statistica e degli applicativi, realizzando anche quaderni tematici sull’argomento. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si evidenziano i corsi e le iniziative didattiche organizzate dall’attuale Comitato direttivo dal 2021:

Anno 2023

 

Anno 2022

 

Anno 2021

 

La Scuola, inoltre, già nel corso dell'anno 2022 ha avviato uno “Studio sulla digitalizzazione del processo”, affrontando tutti i nuovi impianti normativi del processo civile e penale per individuare in quale parte gli stessi non fossero compatibili con la trattazione informatica e digitale dei processi.

Il lavoro raccolto ed elaborato è stato consegnato alle commissioni legislative nominate dal Ministero della Giustizia e utilizzato dall'ufficio legislativo quale materiale per l'elaborazione dei nuovi testi normativi in attuazione delle leggi delega civile e penale.
I risultati dello studio sono stati poi presentati nel corso di una giornata di studio che si è svolta l'8 ottobre 2022, accompagnata ad un webinar della Scuola della magistratura, i cui lavori sono in corso di pubblicazione.
Accanto a tali iniziative, la Scuola ha poi promosso la produzione di documenti video informativi e ricognitivi di taglio pratico e concreto, sui temi dell'identità digitale dei magistrati, in riferimento ai vari soggetti cui i magistrati si relazionano, e agli strumenti di lavoro di cui si avvalgono, nell'ambito di un progetto di rafforzamento delle competenze informatiche e digitali dei magistrati. In particolare, sono stati già oggetto di produzione i seguenti temi:

  • Razionalizzazione delle condizioni delle identità digitali del magistrato;
  • Esame delle minacce principali e indicazione degli strumenti concreti per prevenire ed evitare attacchi informatici per magistrati e funzionali;

La Scuola ha, inoltre, promosso una serie di video corsi per guidare i magistrati nell'apprendimento dell'utilizzo del motore di ricerca delle banche dati Italgiureweb della Corte di Cassazione, nonché delle banche dati della Corte europea di giustizia e delle banche dati della Corte europea dei diritti dell'uomo, e per trasmettere nozioni sui principali istituti del telematico. Nello specifico, tali video corsi, consultabili al link https://www.scuolamagistratura.it/web/portalessm/videocorsi, hanno trattato i seguenti argomenti:

  1. Pillole sul motore di ricerca della Corte di Giustizia europea (InfoCuri)
  2. Istituti del telematico
  3. Strumenti telematici di ricerca Italgiureweb (a cura del C.E.D. della Corte di Cassazione)
  4. Strumenti di ricerca per l'uso di HUDOC, database della Corte europea dei diritti dell'uomo.

Tra i webinar si segnalano, al link https://www.scuolamagistratura.it/web/portalessm/webinar, i seguenti importanti argomenti, collegati al PNRR:

  1. Riforma del processo civile (ciclo di 12 webinar)
  2. Riforma del processo e del sistema sanzionatorio penale (ciclo di 12 webinar)
  3. La tutela penale dei finanziamenti pubblici (superbonus, decreto liquidità e PNRR)
  4. Organizzando la giustizia - Giornate di studi
  5. L’ufficio per il processo: un’opportunità per la giustizia
  6. Digitalizzazione della Giustizia
  7. La nuova normativa sulla Procura europea
  8. Strumenti telematici di ricerca Italgiureweb e risorse informatiche della SSM
  9. Emergenza Covid-19. Regole processuali e problemi applicativi
  10. La consolle d’udienza (corso organizzato dal tavolo di lavoro CSM/STO – CNF – Ministero Giustizia sui modelli consolle, con il supporto della SSM)
  11. Gli istituti del processo telematico nell’ambito della comune matrice del codice dell’amministrazione digitale
  12. Applicazioni degli istituti nel processo civile e penale: pec, domicilio e registri

Accedendo all'area riservata sarà possibile, altresì, dalla pagina https://www.scuolamagistratura.it/web/portalessm/webinar consultare una serie di video corsi pratici sugli applicativi del processo civile e penale telematico.

Da ultimo, è stata proposta una convenzione al Ministero della giustizia, Transizione Digitale e DGSIA, per la realizzazione dei video didattici inerenti non solo gli applicativi utilizzati dai magistrati per il lavoro giudiziario, come evoluti alla luce della riforma Cartabia e dotati di nuove funzionalità necessarie ad adeguare gli applicativi stessi ai nuovi istituti processuali, ma anche sull'utilizzo degli strumenti informatici acquistati dal Ministero della giustizia nell'ambito delle licenze commerciali di Office 365.



L’utilizzo di tecnologie informatiche e telematiche per il processo civile, rappresenta un cambiamento epocale che ha inciso inevitabilmente sulle modalità quotidiane di lavoro di tutti gli operatori della giustizia: giudici, avvocati, cancellieri ed ausiliari del giudice.
La tradizionale organizzazione del lavoro del giudice civile, ed a breve, anche del pubblico ministero per la gestione degli affari civili, cede il passo in favore dell’utilizzo di strumenti informatici come il software “consolle del magistrato”, un applicativo multifunzione, che consente la lettura dal registro elettronico di cancelleria degli atti in esso depositati, sia quelli di parte che dell’ufficio, permettendo la redazione, il deposito la sottoscrizione in firma digitale e l’archiviazione dei provvedimenti del magistrato.
Il processo civile telematico, in espansione progressiva - ormai obbligatorio per i giudizi civili innanzi ai Tribunali e Corti di Appello, ed in fase di sperimentazione negli altri uffici - è il risultato di norme processuali e tecniche in continua evoluzione, stratificate tra fonti primarie, secondarie e regolamentari, con rinvii anche a singoli provvedimenti per il dettaglio delle specifiche tecniche, ( Provvedimento del Direttore DGSIA - Direzione sistemi informativi automatizzati - del 16 aprile 2014 e successive modifiche) oltre che circolari ministeriali. Il tutto, regolato sullo sfondo, dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) che fa salve le disposizioni sul processo telematico in diverse disposizioni, e dal Regolamento EIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) - Regolamento UE n° 910/2014 sull’identità digitale – che ha l’obiettivo di fornire una base normativa a livello comunitario per i servizi fiduciari e i mezzi di identificazione elettronica degli stati membri.
Tale impatto normativo, non ha soltanto modificato l’organizzazione del lavoro degli operatori; sono state infatti introdotte nuove figure giuridiche o allargati i confini di istituti già esistenti, come in tema di forma dei documenti e degli atti, comunicazioni e notificazioni a mezzo posta elettronica certificata, deposito telematico, firma digitale, domicilio digitale, copia digitale e duplicato informatico, attestazioni di conformità del documento telematico all’originale. Il tutto con una notevole ripercussione sulla dinamica del processo che ha offerto nuove sollecitazioni alle diverse elaborazioni dottrinali e giurisprudenziali segnate – non senza qualche criticità - dal passaggio dall’analogico al digitale.
Temi come il perfezionamento della notifica, il principio del raggiungimento dello scopo dell’atto processuale, elezione di domicilio, conformità di copia all’originale, regolarizzazione del deposito degli atti, remissione in termini, tra gli altri, sono stati necessariamente oggetto di rivisitazioni che tenessero conto delle peculiarità del processo civile telematico, non senza un vaglio critico che ha condotto alla remissione alla Corte Costituzionale della questione della legittimità costituzionale, della disciplina in ordine al “tempo” della notifica telematica.
La presente sottosezione intende fornire a tutti gli utenti una panoramica quanto più completa ed aggiornata dei contributi e dei materiali di studio che riguardano il processo civile telematico.
Un sistema di link reindirizzerà, poi, verso il sito istituzionale del Ministero della Giustizia ove poter raccogliere ulteriori informazioni, approfondimenti e materiali sull’argomento

Il progetto volto alla realizzazione del Processo Penale Telematico (PPT) è tuttora in fase di attuazione ed è un settore in continua evoluzione.

Vi è però una data certa che ha segnato l’ingresso ufficiale del “telematico” nel processo penale ed essa risale al 15 dicembre 2014, momento a decorrere dal quale le notificazioni a persona diversa dall’imputato si effettuano obbligatoriamente mediante lo strumento della posta elettronica certificata (PEC), e ciò in base ad una espressa norma primaria di riferimento che è l’art. 16 del d.l. 18.10.2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla l. 17.11.2012, n. 221.

Al di fuori del settore delle notificazioni, gli atti del processo penale sono ancora, necessariamente, cartacei e la strada verso il processo penale telematico è, allo stato attuale, un “lavoro in fase di realizzazione”, disciplinato, ma solo in parte ed ancora settorialmente, da fonti di normazione primaria e secondaria.

In tale quadro, il Ministero della Giustizia ha comunque informatizzato i registri di cancelleria, adottando come registro unico nazionale obbligatorio il SICP (Sistema Informativo della Cognizione Penale), composto a sua volta dai moduli RE.GE WEB (Registro Generale delle notizie di reato), SIRIS e dalla CONSOLLE DEL MAGISTRATO, che consente al magistrato di vedere, monitorare e controllare tutti i dati relativi al suo lavoro, ai suoi impegni ed alle sue scadenze.

IL SICP non è tuttavia l’unico sistema: vi sono anche il SIAMM (per le spese di giustizia e la gestione del personale), il SIES (Sistema Integrato Esecuzione Sorveglianza), il SIGMA (Sistema uffici minorili civile e penale), SNT (Sistema notifiche telematiche) il SIPPI (Sistema per le misure di prevenzione) destinato ad essere sostituito da S.I.T. M.P. (“Sistema Informativo Telematico delle Misure di Prevenzione”), oltre ai gestori documentali TIAP ed AUROR@

Molteplici sono poi gli applicativi informatici messi a disposizione dei magistrati e delle cancellerie, l’uso dei quali è in grado di assicurare una gestione del procedimento penale ed, in generale, del lavoro degli uffici giudiziari più efficiente ed efficace: il SICP, sotto questo profilo, si compone di una serie di sottosistemi quali il Portale delle notizie di reato (NDR), ATTI e DOCUMENTI, o GIADA 2, che ne sono la concreta espressione.

Ancora, il TIAP (Trattamento Informatico Atti Processuali) è un applicativo sviluppato dal Ministero della Giustizia per la gestione informatica del fascicolo con possibilità di integrare i contenuti nelle varie fasi processuali con atti e documenti.

Una interoperabilità che, se affiancata ad opportuni ed organici interventi normativi, consentirà di porre le prime basi per il superamento del processo cartaceo, assicurando così l’effettiva realizzazione del processo penale telematico.

La presente sottosezione intende fornire a tutti gli utenti una panoramica quanto più completa ed aggiornata dei contributi e dei materiali di studio che riguardano il processo penale telematico.

Un sistema di links reindirizzerà, poi, verso il sito istituzionale del Ministero della Giustizia ove poter raccogliere ulteriori informazioni, approfondimenti e materiali sull’argomento

In questa sottosezione sono riunite guide di facile consultazione per l’utilizzo dei principali applicativi e banche dati e strumenti di lavoro che possono essere di ausilio nello svolgimento quotidiano della professione.
 
La sottosezione sarà costantemente implementata da nuova documentazione ed aggiornata.

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