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T20009 Doveri e responsabilità dell’imprenditore nella gestione dell’impresa in forma collettiva alla luce del riformato art. 2986 del codice civile



Le nuove norme in materia fallimentare, in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155 vanno nella duplice direzione di realizzare, da un lato, una revisione organica delle discipline delle procedure concorsuali e di quelle di gestione delle crisi da sovraindebitamento dei consumatori e dei piccoli imprenditori e, dall’altro, di introdurre strumenti cosiddetti di ‘allerta’ per favorire una precoce emersione e soluzione delle situazioni di crisi, oltre a predisporre regole ad hoc per la gestione dell’insolvenza dei gruppi di imprese.

Le novità introdotte dal d.lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019 entreranno in vigore dopo 18 mesi e nello specifico il 15 agosto 2020, salvo anticipo per alcune delle misure già divenute operative. Tra le novità contenute nel testo del decreto vi sono anche altre modifiche al codice civile, tra cui le novità relative alla certificazione di debiti contributivi, assicurativi e tributari e le responsabilità degli amministratori. Nella prospettiva legislativa, diviene centrale l’introduzione del secondo comma dell’art. 2086 c.c. (oggi rubricato "Gestione dell'impresa"). Si tratta di una norma riformata che impone all'imprenditore «che operi in forma societaria o collettiva» l'obbligo: a) sia di «istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa», rivolto anche (ma non solo) alla «rilevazione tempestiva della crisi dell'impresa e della perdita della continuità aziendale»; b) sia di «attivarsi senza indugio per l'adozione e l'attuazione di uno degli strumenti previsti dall'ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale».

Anche nell’ottica di una interdisciplinarità degli argomenti, il corso si propone di affrontare i profili concernenti i doveri e la responsabilità dell’imprenditore nella gestione della crisi, proponendo anche uno specifico approfondimento sugli aspetti contabili e sulla tecnica di redazione, (oltre che sulla lettura) del bilancio, i cui dati, divengono, sovente, elemento sintomatico della crisi.
Nella prima sessione, il corso si propone di trattare i principi di redazione del bilancio nell’interpretazione della giurisprudenza, la lettura del bilancio di esercizio, nonché gli indici dell’insolvenza e la loro valutazione.

Nella seconda sessione, il corso intende invece offrire un quadro sistematico della riforma fallimentare alla luce dei principi costituzionali ed europei che governano la gestione della crisi.
In quest’ottica si analizzeranno i doveri e responsabilità degli amministratori in ordine alla tutela del patrimonio sociale, il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alla dimensione dell’impresa collettiva, la responsabilità degli amministratori per la mancata conservazione della integrità e del valore del patrimonio sociale, il risarcimento del danno in base ai criteri di liquidazione introdotti dall’art. 2486 del codice civile.

Nella terza sessione, il percorso formativo sposterà la sua analisi sulla dimensione del gruppo, concentrandosi sulla responsabilità da direzione e coordinamento di società alla luce dei nuovi doveri degli amministratori in tema di assetto organizzativo e di conservazione del patrimonio.

Nella quarta sessione, infine, si approfondirà la rilevanza penalistica delle condotte poste in essere dall’imprenditore nella gestione della crisi, con l’obiettivo di misurare la permanente attualità e compatibilità delle disposizioni penali nel nuovo contesto nel quale si inserisce la gestione dell’insolvenza.


Caratteristiche del corso: 

Area: comunce
 

 

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura, in collaborazione con la Struttura decentrata presso la Corte d’Appello di Perugia; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro); numero dei partecipanti e composizione della platea: settanta magistrati ordinari con funzioni civili, provenienti da distretti diversi da quello dell’Umbria, oltre a magistrati ordinari e avvocati che operino in quel distretto, entro il numero e secondo i criteri di ammissione stabiliti con la struttura organizzatrice

Eventuali incompatibilità: nessuna. 

Sede e data del corso: Perugia,  si terrà ONLINE (C.D. 6-10-20)- SALA DELLA PROVINCIA - Sala del Consiglio Provinciale, Piazza Italia n. 11-  11 novembre  2020 (apertura lavori ore 15.00) – 13 novembre  2020 (chiusura lavori ore 13.00).).


 

 

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