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T21010 Diritto e ambiente e diritto all’ambiente (corso intitolato a Rosario Livatino)



La tematica della protezione ambientale sta assumendo un’importanza sempre crescente anche grazie all’evoluzione culturale ed al diffondersi di una coscienza ambientale. La materia è stata inoltre oggetto di modifiche legislative e pronunce giurisprudenziali recenti, che hanno prodotto un significativo ampliamento dell’apparato normativo ed amministrativo volto alla conservazione dell’ambiente.

Il corso (dedicato a Rosario Livatino), articolato su tre sessioni, si propone di compiere un’aggiornata verifica della nozione di ambiente, sia in ambito nazionale che eurocomunitario e in prospettiva comparatistica (si pensi ad es. alla Costituzione greca, che dal 1975 prevede una norma specifica a tutela dell’ambiente ed alla Costituzione del Portogallo del 1976, che all’art. 66 riconosce “il diritto a un ambiente di vita umano sano ed ecologicamente equilibrato” e pone “il dovere di difenderlo”) posto che nel diritto positivo italiano, così come in ambito comunitario, non esiste una definizione del bene (giuridico) ambiente.

Partendo dal primo riconoscimento del legame tra ambiente e diritti umani – avvenuto in seno alla dichiarazione delle Nazioni Unite sull’ambiente del 1972 fino ai giorni nostri – il corso si propone di affrontare la questione della protezione dell’ambiente, in relazione alla tutela dei diritti umani fondamentali, anche alla luce della giurisprudenza di Strasburgo, interrogandosi, altresì̀, sulla possibilità̀ di configurare un autonomo diritto avente ad oggetto la qualità̀ dell’ambiente in quanto tale, fonte non solo di obblighi negativi di non interferenza, ma anche di obblighi positivi di protezione attiva ed autonomamente azionabile, ossia tutelabile di per sé al di fuori del collegamento con violazioni di altri diritti umani.

Si seguirà̀ quindi l’evoluzione della tutela in ambito comunitario con riferimento al Trattato di Maastricht del 1992, alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (cd. carta di Nizza), alla Direttiva 2004/35/CE, per giungere, in tempi più recenti, alle Direttive europee per la conservazione degli habitat naturali, e della fauna selvatica che impongono agli Stati membri di attuare tutte le azioni tese a limitare ad esempio il bracconaggio.

In ambito civilistico, verrà̀ approfondita la complessa materia del danno ambientale nel sistema della responsabilità̀ civile, con esplicito riferimento alla relativa tutela risarcitoria, alla natura patrimoniale o non patrimoniale del danno medesimo, ai soggetti legittimati a richiedere il risarcimento, agli strumenti di ripristino (disciplina della bonifica dei siti inquinati e azione ministeriale di prevenzione e di ripristino) di cui alla direttiva 2004/35/CE.

Il corso intende, altresì̀, offrire un approfondimento delle relazioni dell’ambiente con il sistema economico per porre in luce l’insufficienza, ai medesimi fini, della sola tutela privatistica dei diritti e della responsabilità̀ civile e la necessità che la tutela ambientale sia garantita attraverso l’utilizzo integrato di strumenti pubblicistici, economici e di mercato (si pensi ad esempio alle certificazioni di qualità̀ ambientale, agli appalti verdi, agli incentivi alla produzione di prodotti ecocompatibili, ai marchi di qualità̀ ecologica, ai mercati artificiali di permessi e certificati negoziabili, ai sussidi per costruzione e/o ammodernamento di impianti depurativi e disinquinanti, alla tassazione in caso di emissioni inquinanti, acque reflue, prodotti pericolosi e inquinanti etc.) per come avvertito a livello internazionale e comunitario, in seno al cosiddetto Libro Verde della Commissione Europea “sugli strumenti di mercato utilizzati a fini di politica ambientale e ad altri fini connessi”.

Ancora, sarà̀ vagliata la necessità dell’evoluzione del sistema verso un modello di sviluppo economico (c.d. green economy) che, al fianco degli obiettivi di crescita, prenda in considerazione anche l'impatto ambientale, cioè̀ i danni prodotti dall'intero ciclo di trasformazione delle materie prime, i quali si diffondono notoriamente fino a danneggiare le spesse ambizioni di crescita per i settori dell’economia interessati ad una buona qualità̀ dell’ambiente).

L’analisi si completerà̀ attraverso illustrazione della normativa concernente le più gravi forme di inquinamento, realizzata attraverso la predisposizione di strumenti penali preventivi, repressivi e ripristinatori in campo ambientale, in attuazione degli obblighi di penalizzazione di fonte comunitaria (d.lgs. n. 152 del 2006, Direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE, come recepite dal d.lgs. n. 121 del 11 e dalla legge n. 68 del 2015).

Ampio spazio verrà̀ assicurato al dibattito anche mediante l’organizzazione di gruppi di lavoro.

 

Caratteristiche del corso:

 

Area: comune

Organizzazione: Scuola Superiore della Magistratura, in collaborazione con le Strutture di formazione decentrata presso le Corti d’Appello di Caltanissetta e Palermo; durata: tre sessioni (un giorno e mezzo); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro ed eventuale tavola rotonda); numero complessivo dei partecipanti e composizione della platea: cinquanta magistrati ordinari, dei quali trentacinque con funzioni giudicanti e quindici con funzioni requirenti, provenienti da distretti diversi da quelli delle Strutture organizzatrici, oltre a magistrati ordinari e avvocati che operino in quei distretti, entro il numero e secondo i criteri di ammissione stabiliti con le Strutture interessate.

 

Eventuali incompatibilità: nessuna.

 

Sede e data del corso: Agrigento, sede da stabilire, 24 settembre 2021 (apertura lavori ore 9.00) –

25 settembre 2021 (chiusura lavori ore 13.00).

SEDE DEL CORSO HOTEL BAIA DI ULISSE DI SAN LEONE - AGRIGENTO

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