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P20089 Il codice della crisi d’impresa e le misure di allerta



Il corso intende sollecitare le prime importanti riflessioni sulle modifiche normative introdotte dal d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 (Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza), in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155.

Il nuovo codice, oltre ad introdurre una riforma di sistema nella materia della crisi dell’impresa e dell’insolvenza, ha il merito di avere allineato il diritto concorsuale nazionale con la normativa europea, curando una tecnica di elaborazione normativa conforme a modelli standard elaborati in sede internazionale e superando un certo isolamento che caratterizzava il sistema italiano della crisi d’impresa.

Partendo dai principi ispiratori della riforma, sarà necessario articolare un percorso formativo ragionato sulle procedure di allerta, sulle finalità dell’istituto e sulla filosofia dell’approccio preventivo alla crisi d’impresa. Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, nell’introdurre nuovi strumenti volti ad anticipare l’emersione di un eventuale stato di crisi, ha aderito a quella vasta corrente di pensiero che, da anni, in Italia e all’estero, ha sostenuto la necessità di adottare (per tempo) i giusti rimedi al fine di prevenire l’insolvenza o il suo aggravamento e di consentire la prosecuzione dell’attività imprenditoriale.

Tali istituti costituiscono la fase di allerta e sono regolati dalle norme contenute nel titolo II del Codice. In particolare, l’articolo 12 definisce gli strumenti di allerta come «gli obblighi di segnalazione posti a carico dei soggetti di cui agli articoli 14 e 15 CCII, finalizzati, unitamente agli obblighi organizzativi posti a carico dell’imprenditore dal codice civile, alla tempestiva rilevazione degli indizi di crisi dell’impresa ed alla sollecita adozione delle misure più idonee alla sua composizione».

Il corso intende approfondire il nuovo istituto con l’intento di ragionare su quali siano i reali segnali anticipatori della crisi aziendale (Key Performance Indicator) e su quale debba essere il ruolo degli Organismi di Composizione della Crisi d’Impresa (OCRI).
L’istituto dell’allerta necessita di una trattazione ampia e multidisciplinare, che spazia dai principi economici (analisi dei bilanci) ai principi giuridici (individuazione degli specifici doveri del debitore ed individuazione dei doveri e delle responsabilità degli amministratori e degli organi di controllo), sino all’approfondimento dei principi di organizzazione aziendale (individuazione degli adeguati assetti organizzativi delle imprese).

La costituzione di attività imprenditoriali con un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile costituirà una sfida molto importante per il futuro del nostro Paese e non può essere sottovalutata da tutti coloro che si occupano istituzionalmente dell’attività di formazione professionale. I soggetti chiamati a gestire le crisi imprenditoriali (giudici e professionisti) hanno il dovere di acquisire la professionalità necessaria per applicare al meglio gli istituti innovativi e per fare sì che l’obiettivo della precoce rivelazione della crisi d’impresa divenga una realtà benefica per l’economia nazionale e non, al contrario, una drastica misura per eliminare dal mercato le piccole e le medie imprese potenzialmente destinate al risanamento.


Caratteristiche del corso: 

Area: civile
 

 

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: al fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta; composizione della platea: ottantacinque magistrati con preferenza accordata a coloro che svolgono funzioni specializzate nel settore della crisi d’impresa e cinque avvocati con analoga specializzazione

Eventuali incompatibilità: nessuna. 

Sede e data del corso: Piattaforma Virtuale Microsoft Teams: 4 novembre 2020 (apertura lavori ore 15.00) – 6 novembre 2020 (chiusura lavori ore 13.00).


 

 

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