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P21008 La successione delle leggi penali nel tempo



Il magistrato che esercita funzioni penali è chiamato a confrontarsi ormai stabilmente con un sistema normativo caratterizzato da continue riforme. In periodi di intesa attività legislativa, la successione di leggi penali nel tempo è un fenomeno ordinario, che pone all’interprete problemi, non di rado complessi, di diritto intertemporale.

Il corso si propone di fare il punto sull’elaborazione dottrinale e giurisprudenziale in materia, che specie negli ultimi due decenni è stata particolarmente intensa e segnata da tre tappe fondamentali: l’affermazione del criterio strutturale per l’accertamento dell’abolitio criminis e la distinzione con il fenomeno della successione di leggi meramente modificative della disciplina; l’acquisizione di un rango costituzionale sempre più rafforzato per il principio di retroattività della lex mitior, attraverso l’influsso della giurisprudenza sovranazionale; l’estensione dell’ambito di applicabilità del principio di irretroattività della legge penale con effetti in malam partem, per effetto dell’estensione della relativa garanzia all’area della “materia penale” ex art. 6 Cedu (emblematici i casi delle misure di sicurezza, a partire dalla confisca per equivalente, e delle sanzioni amministrative punitive). Da ultimo, una importante sentenza della Corte costituzionale (n. 32/2020) ha ricondotto sotto la sfera dell’art. 25, comma 2 Cost. le modifiche relative alle misure alternative alla detenzione e al regime dell’esecuzione penale allorché incidano sulla natura della pena e sulla libertà personale.

I principi costituzionali che informano la disciplina dell’art. 2 c.p. rappresenteranno i fili conduttori del corso.

Per quanto riguarda il principio di irretroattività in malam partem, dopo aver fatto il punto sulla più recente giurisprudenza costituzionale e sovranazionale in materia si provvederà a considerare alcune ipotesi problematiche, oggetto d’attenzione da parte della giurisprudenza: i limiti entro i quali quel principio possa essere esteso alle sanzioni amministrative, alle misure di sicurezza (con particolare riferimento alla confisca), a istituti di dubbia riconducibilità al diritto penale sostanziale piuttosto che processuale (misure cautelari, querela, prescrizione del reato), alle norme dell’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione penale.

Anche il principio di retroattività della legge penale favorevole all’agente sarà preso in esame attraverso una riflessione preliminare sul rango costituzionale sempre più rafforzato e sui più recenti arresti della giurisprudenza costituzionale relativi ai limiti della sua derogabilità. A seguire un approfondimento, anche di natura casistica, sarà dedicato all’evoluzione della giurisprudenza in tema di modifiche immediate e mediate della fattispecie penale (c.d. successione di norme integratrici), ormai assestata sul criterio strutturale, imperniato sul raffronto tra le fattispecie legali in successione.

Una riflessione ulteriore sarà poi dedicata alla distinzione tra successione di leggi penali e fenomeni affini: il mutamento giurisprudenziale, l’illegittimità costituzionale della norma penale, l’illegittimità comunitaria sopravvenuta.

Oggetto d’esame saranno infine i profili processuali, con particolare riferimento alla disciplina della revoca della sentenza di condanna ex art. 673 c.p.p., che in anni recenti la giurisprudenza ha esteso ad ipotesi diverse da quella, espressamente prevista, dell’abrogazione della norma incriminatrice.

Caratteristiche del corso:

Area: penale

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni (due giorni); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro ed eventuale tavola rotonda); numero complessivo dei partecipanti: centoventi; composizione della platea: centodiciassette magistrati ordinari con funzioni penali e tre magistrati militari.

Eventuali incompatibilità: nessuna.

Sede e data del corso: Online su piattaforma Microsoft Teams, 1° febbraio 2021 (apertura lavori ore 9.00) – 2 febbraio 2021 (chiusura lavori ore 17.00).

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