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P21085 I reati ambientali



Il corso ha per oggetto il diritto penale dell’ambiente, la cui disciplina è rinvenibile nel c.d. Testo unico ambientale (d.lgs. n. 152/2006) e nel Titolo VI-bis del codice penale, introdotto dalla legge n. 68 del 2015 (art. 452-bis e ss. c.p.). Verranno anzitutto esaminati i principi generali che informano la materia, con riferimento alle funzioni ed agli interessi oggetto di tutela, alle tecniche di incriminazione, alle problematiche derivanti dalla stratificazione delle fonti sovranazionali e nazionali (primarie, secondarie ed amministrative in senso stretto).

Verrà offerta una trattazione esaustiva della disciplina codicistica degli ecodelitti, esaminando, anche alla luce della casistica giurisprudenziale sviluppatasi durante il primo quinquennio di applicazione della riforma, le questioni esegetiche sollevate dalle principali figure di reato (inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico di materiale radioattivo, impedimento del controllo e omessa bonifica) e dalle circostanze aggravanti speciali a carattere “ambientale”. Particolare attenzione verrà dedicata ad alcuni dei profili applicativi emersi nella prassi e nella dottrina, segnatamente la clausola di “abusività” ed i suoi rapporti con l’elemento soggettivo del reato; gli eventi tipici dell’inquinamento (“compromissione o deterioramento significativi e misurabili” di matrici ambientali); la nozione di disastro ambientale, anche alla luce dell’evoluzione giurisprudenziale maturata nel contesto del disastro innominato ex art. 434 c.p. 

Sul fronte sanzionatorio, verranno affrontati la disciplina della “confisca ambientale” (art. 452-undecies), nonché i particolari profili applicativi della confisca ordinaria e per equivalente nella materia de qua. Inoltre, verranno esaminati i molteplici istituti riconducibili al genus dei benefici premiali in materia ambientale, rinvenibili tanto nel codice penale (ravvedimento operoso ex art. 452-decies; ripristino dei luoghi ex art. 452-duodecies) quanto nel testo unico (in particolare, lo speciale meccanismo estintivo di cui agli artt. 318-bis e ss.).

Approfondimenti specifici, infine, saranno dedicati ad alcuni sotto-settori del diritto penale ambientale, la cui disciplina si colloca pure a cavallo tra il codice penale e il testo unico ambientale, in considerazione della loro spiccata rilevanza applicativa, anche nell’ambito di note vicende processuali concluse o pendenti: la disciplina dei rifiuti e le fattispecie in materia di illecito smaltimento; l’avvelenamento e l’inquinamento di acque; l’inquinamento atmosferico di origine industriale, anche con riguardo alle recenti problematiche sollevate dalla decretazione ad hoc e dal c.d. “scudo penale”.

Caratteristiche del corso:

Area: penale

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro ed eventuale tavola rotonda); numero complessivo dei partecipanti: novanta; composizione della platea: novanta magistrati ordinari con funzioni penali di cui quaranta con funzioni requirenti e quarantacinque con funzioni giudicanti) e cinque avvocati.

Eventuali incompatibilità: nessuna.

Sede e data del corso: Aula Virtuale - Formazione online, 27 ottobre 2021 (apertura lavori ore 15.00) – 29 ottobre 2021 (chiusura lavori ore 13.00).

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