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T21002 Il contratto assicurativo tra atipicità e tipizzazione



Negli ultimi decenni stiamo assistendo ad un profondo cambiamento del settore assicurativo dovuto alla progressiva espansione dei rischi assicurabili ed assicurati con la diffusione di contratti di assicurazione a copertura di rischi attinenti ad ogni settore della vita non solo economica, ma anche privata. Se da un lato infatti è in progressiva espansione la tutela assicurativa del credito, la responsabilità civile è, d’altro canto, sempre più assistita da una garanzia assicurativa in taluni casi divenuta addirittura obbligatoria per legge. Dal punto di vista della regolamentazione delle nuove fattispecie emergenti, poi, si assiste ad una sorta di rincorsa del legislatore il quale tende a legiferare “ex post” sanzionando o avallando pratiche già ampiamente diffuse, lasciando dunque gli interpreti - ed i giudici in particolare - alle prese con tipologie contrattuali sempre più distanti da quelle canoniche.

Il rapido susseguirsi di diverse interpretazioni giurisprudenziali e la consistente produzione normativa sia nazionale che comunitaria impongono dunque all’interprete un costante aggiornamento sul sempre più variegato contenuto tipico ed atipico dei contratti assicurativi ed una approfondita verifica di compatibilità tra i princìpi normativi – nazionali e comunitari - e le nuove forme in cui si manifestano il contratto e l’impresa assicurativa.

Si tratta di un settore che presenta notevoli problematiche sia da un punto di vista sostanziale che processuale.

In primis, vengono in considerazione esigenze di informativa e di trasparenza nei confronti degli assicurati ed il puntuale adempimento degli obblighi precontrattuali d’informazione gravanti su intermediari e imprese. Si pongono, poi, problematiche di interpretazione del contratto assicurativo e delle singole clausole e di controllo sull'equilibrio economico del contratto tra normativa comunitaria e diritto interno. Le riflessioni, quindi, spazieranno dalla disamina delle diverse modalità contrattuali sino alle clausole di più frequente utilizzo.

Si esaminerà al riguardo la recente giurisprudenza in tema di clausole claims made alla luce delle pronunce a Sezioni Unite della Suprema Corte sul tema e della normativa più recente.

Particolare approfondimento verrà dato alle questioni processuali in tema di azione diretta nei confronti dell’assicurazione, legittimazione processuale, intervento volontario e su chiamata dell’assicurato; riparto dell'onere della prova tra assicurato ed assicuratore analizzando le questioni della prova del contratto e della prova dell'adempimento, il riparto dell'onere della prova nelle controversie concernenti le dichiarazioni inesatte e reticenti (artt. 1892 - 1893 c.c.), superamento massimale ; azioni di rivalsa, regresso e surroga.

Si verificherà, infine, il problema della cumulabilità di indennizzo assicurativo e risarcimento del danno all’esito delle quattro sentenze delle Sezioni Unite del 2018 sulla compensatio lucri cum damno.

 

Caratteristiche del corso:

 

Area: civile

Organizzazione: Scuola Superiore della Magistratura, in collaborazione con la Struttura di formazione decentrata della Corte di appello di Roma; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro ed eventuale tavola rotonda); numero complessivo dei partecipanti e composizione della platea: cinquanta magistrati ordinari con funzioni civili, provenienti da distretti diversi da quello della Corte di appello di Roma, oltre a magistrati ed avvocati che operino nel distretto romano, entro il numero e secondo i criteri di ammissione stabiliti con la Struttura organizzatrice.

 

Eventuali incompatibilità: nessuna.

 

Sede e data del corso: Roma, Tribunale civile (Viale Giulio Cesare 54, Sala Musica), 17 maggio 2021 (apertura lavori ore14:15) – 19 maggio 2021 (chiusura lavori ore 13.00).

Il corso Si terrà  online su piattaforma TEAMS GIUSTIZIA Inizio corso h. 14:15 

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