Il diritto europeo e il giudice nazionale

17 ottobre 2023

Il compito del giudice è diventato per molte ragioni particolarmente complesso. Tra queste ragioni, non ultima, c’è quella che al di sopra dell’ordinamento giuridico italiano si trovano gli ordinamenti dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa con i quali quello nazionale deve armonizzarsi ponendo all’interprete un non facile compito, che si complica ulteriormente perché i due sistemi europei sono dotati di organi giurisdizionali, anch’essi sovraordinati.
Così è anche e soprattutto a questi organi che il giudice deve fare riferimento, perché è dalla loro giurisprudenza che emergono le norme e i princìpi ai quali egli deve conformarsi. Al fine di facilitare il difficile compito a questi affidato, la Scuola ha deciso di promuovere la realizzazione e di curare la pubblicazione di tre volumi, di facile consultazione, dedicati al tema del diritto europeo e il ruolo del giudice nazionale.
Il primo volume, coordinato da Michele Graziadei, Celestina Iannone, Bruno Nascimbene, Luigi Salvato ed Enzo Vincenti, è dedicato al diritto dell’Unione europea. In particolare, in tale volume ci si sofferma sui vincoli che incontra il giudice nazionale nell’applicazione del diritto dell’Unione. Speciale attenzione è dedicata al rinvio pregiudiziale.
Il secondo e il terzo volume, coordinati da Guido Alpa, Giacinto Bisogni, Margherita Cassano, Maria Giuliana Civinini, Lorenzo D’Ascia, Piero Gaeta e Alberto Giusti, sono, invece, dedicati alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e alla Corte di Strasburgo nel sistema del Consiglio d’Europa. In particolare, ci si sofferma sulla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e sull’incidenza della CEDU nell’interpretazione della legge da parte della Corte di cassazione.
Esistono, invero, saggi, lavori monografici e trattati scientifici, anche di particolare pregio, che affrontano i medesimi temi. Nessuno di questi, però, si pone nell’ottica del giudice e del lavoro quotidiano che egli è chiamato a svolgere. È a questa lacuna che la SSM ha ritenuto di dover porre rimedio.
Gli autori dell’intera opera, che la Scuola ringrazia sentitamente, sono autorevoli protagonisti della giurisprudenza riportata nei volumi e del mondo accademico che a questi temi dedica da anni grande attenzione.