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P20006 I reati della rete e nella rete. Crimini informatici, reati comuni, condotte ingannevoli



Molte delle più significative attività umane si svolgono ormai stabilmente nel vastissimo territorio della rete, caratterizzato da una straordinaria amplificazione delle conoscenze e da una estrema velocità di tutte le comunicazioni. È naturale, dunque, che nella rete si sia sviluppata anche un’area di devianza criminale, nella quale si commettono reati di diversa natura: alcuni propri e tipici, indissolubilmente connessi al nuovo ambiente tecnologico, altri comuni e antichi, i quali però, nel nuovo habitat tecnologico, trovano nuove occasioni di realizzazione e di sviluppo.

Il corso si propone di scandagliare queste diverse tipologie di reati, focalizzando l’attenzione, per un primo verso, sui veri e propri “crimini informatici”, contemplati da norme che mirano a contrastare le aggressioni e gli accessi illegittimi ai sistemi tecnologici ed a reprimere le utilizzazioni indebite ed invasive delle tecniche di captazione, memorizzazione e trasmissione telematica. Per altro verso, saranno oggetto dell’indagine le attività criminose più tradizionali, che nella rete trovano un ambiente particolarmente favorevole alla loro commissione e proliferazione e vedono potenziate, spesso a dismisura, le loro potenzialità offensive (come ad esempio nel caso della diffamazione, delle molteplici violazioni della privacy, della diffusione di messaggi e dell’attuazione di condotte minacciose e di altri comportamenti analoghi).

Particolare attenzione in questo quadro verrà riservata all’ampia gamma di condotte ingannevoli attuate nella rete, dirette a carpire dati personali o economicamente rilevanti grazie a sofisticate tecniche di fishing o adescamento, o ancora a realizzare attività decettive tra cui spiccano le diverse forme di aggressione al patrimonio attraverso il web (truffe e-commerce e altre frodi).

All’analisi delle caratteristiche proprie di queste attività criminali si accompagnerà la riflessione sui problemi giuridici e operativi, talvolta del tutto inediti, che continuamente si pongono agli investigatori, ai pubblici ministeri ed ai giudici impegnati in quest’ambito. A partire dall’individuazione del giudice territorialmente competente – tutt’altro che agevole in un contesto immateriale – sino alle molteplici difficoltà tecniche connesse alla repressione di crimini che non di rado varcano i confini degli Stati nazionali ed alla identificazione dei loro autori.

Parallelamente verranno esaminate le peculiarità delle indagini informatiche, che richiedono al magistrato tanto una conoscenza di base delle modalità di funzionamento e delle “regolarità sociali” delle tecnologie utilizzate quanto la continua capacità di misurare la compatibilità del loro impiego con le norme del codice di rito e con il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali sanciti dalla Costituzione e dalle convenzioni internazionali.

Un impegno di analisi, questo, destinato a svilupparsi su più versanti: la ricognizione delle tensioni cui sono sottoposti, nel contesto delle indagini informatiche, i mezzi di ricerca della prova contemplati dalla normativa vigente; lo studio delle specifiche disposizioni dettate per regolare le “varianti informatiche” di perquisizioni, ispezioni, sequestri; la riflessione su tecniche che offrono possibilità investigative non inquadrabili in alcuno schema normativo preesistente e perciò da ricondurre alla categoria delle prove e delle indagini atipiche


Caratteristiche del corso: 

Area: penale
 

 

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni (due giorni e mezzo); metodologia: mista (relazioni frontali, dibattito, gruppi di lavoro ed eventuale tavola rotonda); numero complessivo dei partecipanti: novanta; composizione della platea: ottanta magistrati ordinari, dirigenti di Forze di polizia appartenenti ai nuclei specializzati di contrasto alla criminalità informatica, quattro avvocati.

Eventuali incompatibilità: saranno postergati rispetto ad ogni altro richiedente coloro che risultino essere stati ammessi al corso P20055.

Sede e data del corso: Scandicci, Villa di Castel Pulci, 29 gennaio 2020 (apertura lavori ore 15.00) – 31 gennaio 2020 (chiusura lavori ore 13.00).