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La digitalizzazione della Giustizia tra presente e futuro - Giornate di studi, Capri 13-14 ottobre 2023 - Webinar della SSM

Webinar

31/10/2023

Anche quest’anno, a Capri, si sono ritrovati ad ottobre magistrati ordinari, con funzioni civili e penali, di merito e di legittimità, oltre che rappresentanti di tutte le altre magistrature nella giornata di studi “La digitalizzazione della Giustizia tra presente e futuro”.

Il convegno, alla sua undicesima edizione, è stato promosso dal CED della Corte di Cassazione, in collaborazione istituzionale con la Scuola Superiore della Magistratura, nonché con il Consiglio di Stato, il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, il Consiglio Nazionale del Notariato e con la partecipazione di rappresentanti di tutte le magistrature (Costituzionale, Amministrativa, Contabile) dell’AGID, del Ministero della Giustizia e di altre istituzioni.

Conformemente a quanto già avvenuto negli scorsi anni, anche in questa edizione, la giornata è stata incentrata sulle importanti riforme del processo civile e penale, dal punto di vista dell’innovazione e della digitalizzazione, con una particolare attenzione ai traguardi raggiunti e ai problemi aperti.

Inoltre è stato approfondito il ruolo centrale che le nuove tecnologie rivestono nella ricerca giurisprudenziale e normativa, e in generale nella innovazione della giustizia, anche con uno sguardo al panorama europeo.

Nel pomeriggio i temi trattati sono stati approfonditi, con interventi programmati sui seguenti temi:

1. diritto e processo civile e innovazione, anche in relazione alle recenti novità riguardanti la magistratura onoraria, il Tribunale dei minorenni, l’ufficio del Pubblico Ministero addetto agli affari civili etc.

2. il punto sul processo penale tra nuovi applicativi e riforme in atto;

3. la giustizia tributaria e l’innovazione;

4. interoperabilità tra i processi telematici delle diverse giurisdizioni (confronto tra le diverse soluzioni operative adottate dal processo amministrativo, costituzionale, contabile, tributario, civile, penale) e utilizzo dell’intelligenza artificiale.

La giornata, tradizionalmente collegata al tavolo “inter-magistrature”, cui la Corte di Cassazione partecipa tramite le proprie strutture, vedrà coinvolti relatori del Consiglio Superiore della Magistratura e di tutte le magistrature interessate (ordinaria, amministrativa, tributaria, costituzionale, contabile) nonché del Notariato, con la partecipazione, altresì, di rappresentanti dell’AGID, dell’Avvocatura generale dello Stato, del libero Foro (Consiglio nazionale Forense e FIIF).

 

Locandina 13 ottobre 2023

Locandina 14 ottobre 2023

Abstract interventi

Aula virtuale di formazione permanente - Laboratorio per le Sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea

Webinar

21/08/2023

Laboratorio per le Sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea.

Le novità di cui alla legge n. 50 del 2023 che ha convertito il d.l. n. 20 del 2023

1. - Il diritto dell'immigrazione e dell'asilo è un diritto speciale caratterizzato da un’ampia frammentarietà che è resa ancor più incoerente dal susseguirsi delle iniziative legislative. L’interprete, pertanto, è chiamato a un’importante opera di ricostruzione del sistema, valorizzando principi generali del diritto interno ed europeo per ricondurre a coerenza la materia del "diritto degli stranieri".

La Scuola superiore della magistratura organizza periodicamente degli incontri di formazione e di aggiornamento a livello nazionale per i magistrati delle sezioni specializzate, della Corte di cassazione e i magistrati onorari. Queste iniziative vedono la collaborazione anche dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), e dell'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo (EUAA), che dal 19 gennaio 2022 ha sostituito l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo. Ulteriori attività vengono sviluppate nel contesto della Rete europea di formazione giudiziaria e in collaborazione con l’EUAA, con cui è stato stipulato un memorandum di collaborazione bilaterale, e con l'unità HELP del Consiglio d'Europa, con cui sono stati realizzati dei corsi con metodologia elearning 2.0. Ulteriori attività vengono sviluppate a livello distrettuale dalle sezioni territoriali della scuola. Materiali didattici e documentali vengono offerti nell'ambito delle pubblicazioni della Scuola e del Notiziario. Al fine di rafforzare ulteriormente la formazione su queste tematiche altamente specialistiche, il Comitato direttivo ha disposto di prevedere ulteriori occasioni di approfondimento utilizzando le potenzialità delle nuove tecnologie. 2 Il format è quello già in uso per la materia della crisi d'impresa e previsto per il diritto di famiglia, presentato come buona prassi a livello europeo.

2. - Il seminario, organizzato dalla SSM su piattaforma Teams, affronterà le questioni più urgenti emerse a seguito dell’adozione della legge 5 maggio 2023, n. 50, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20, recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare, con particolare riferimento alla protezione complementare, alle procedure di trattenimento dei richiedenti asilo e alle questioni relative alla sospensione dei provvedimenti di manifesta infondatezza emessi dalle Commissioni territoriali per i soggetti provenienti da paesi sicuri.

3. - Il seminario vede la partecipazione di componenti di tutte le sezioni specializzate, nonché della Corte di cassazione e della Procura generale presso la Corte di cassazione. Sul piano metodologico, sulla base di quanto sperimentato nel format delle aule virtuali e nell'ambito del progetto “Laboratori Strasburgo”, la presentazione dei temi ha lo scopo di aprire il confronto sulle questioni oggetto del seminario che, sotto la guida dei facilitatori, si alimenta delle idee di tutti i partecipanti. Questo permetterà una illustrazione delle prime prassi per favorire interpretazioni condivise attraverso un confronto tra le sezioni.

Esperti formatori:

Maria Acierno, Direttrice dell'Ufficio del Massimario e del ruolo della Corte di cassazione

Marco Gattuso, Presidente f.f. della sezione specializzata del Tribunale di Bologna

Marco Giuliano Agozzino, Giudice del Tribunale di Roma

Responsabili del progetto, componenti del Comitato Direttivo della SSM:

Gianluca Grasso, Lorenza Calcagno

 

Guarda il programma completo

Materiale disponibile

Marco Gattuso: Tre domande sui paesi sicuri

Marco Giuliano Agozzino: La portata della disciplina intertemporale introdotta dall’art. 7 dl n. 20/2023

 

 

 

 

Aula virtuale di formazione permanente - La riforma del processo in materia di famiglia

Webinar

10/07/2023

 

L'aula virtuale di formazione permanente costituisce un ambiente didattico digitale in cui realizzare attività di formazione e autoformazione continua con l'utilizzazione delle nuove tecnologie.

 

Il progetto formativo è destinato ai magistrati dei Tribunali per i Minorenni e delle Procure della Repubblica presso tali Tribunali, oltre che ai giudici dei Tribunali ordinari, delle Corti d’Appello, della Corte di cassazione, della Procura generale presso la Corte di cassazione e dell’Ufficio del Massimario, che si occupano, anche in maniera non esclusiva, della materia della famiglia ed ai giudici tutelari. Il progetto ha la durata di sei mesi e si svolgerà con modalità da remoto.

 

L’individuazione istituzionale di un luogo “comune” di formazione e di discussione, nel quale far convergere idee, esperienze e materiali, è reso oggi più semplice dall’utilizzo degli strumenti informatici. La Scuola sperimenta ormai dal marzo 2020, quando si è trovata ad affrontare il problema dell’impossibilità di continuare nella classica formazione in presenza, la piattaforma Microsoft Teams per l’organizzazione di corsi, webinar e seminari.

 

Abbiamo, quindi, pensato ad un gruppo, un team, nel quale inserire tutti i Giudici italiani che si occuperanno della riforma del processo in materia di famiglia. Per realizzare questo progetto, non essendo risultati completi i dati estratti dalle anagrafiche presenti sul sito della Scuola, abbiamo chiesto ad ogni Tribunale e Corte di Appello di inviarci i nominativi di coloro che, tabellarmente, anche in via non esclusiva, si occupano della materia. Saremo così in grado di creare un collegamento fra tutti i Giudici che lavorano nell’ambito della materia in oggetto.

 

La piattaforma diventerà il luogo di una formazione comune e condivisa. Una formazione che, rispetto a quella più tradizionale, utilizzerà in via prevalente moduli di tipo seminariale, rafforzando la formazione di tipo “orizzontale”. In particolare, la piattaforma consentirà lo svolgimento di riunioni periodiche nelle quali si potranno condividere prassi applicative, individuare temi di approfondimento, proporre corsi infradistrettuali.

 

Nello stesso modo sarà il luogo deputato al confronto sulle prime applicazioni della riforma, alla condivisione di documenti e proposte tabellari, ma anche la sede di approfondimento dei corsi già organizzati a livello centrale.

La Scuola ritiene che questa modalità di lavoro potrà creare un circuito formativo virtuoso, dove gli approfondimenti giuridici si accompagneranno a proposte organizzative condivise. Inoltre, potranno essere raccolti, opportunamente catalogati, materiali caricati da ciascuno dei partecipanti al progetto; prima di tutto, provvedimenti ritenuti utili per la discussione comune.

 

Il progetto, coordinato da un gruppo di esperti formatori di grande esperienza, si alimenterà delle idee di tutti i partecipanti con l’obiettivo di favorire una maggiore efficienza del sistema giustizia sul tema della riforma del diritto processuale delle persone, dei minorenni e della famiglia.

 

In considerazione della precipua caratterizzazione in termini di autoformazione, nel numero rilevante di partecipanti e della preminente finalità di scambio di interpretazioni condivise, la partecipazione alle sessioni non prevede la compilazione di dichiarazioni di autocertificazione ed il conseguente rilascio di attestati di partecipazione.

 

Esperti Formatori

Antonio Genovese, Presidente Sezione Corte Cassazione

Giuseppe Buffone, magistrato esperto giuridico presso la Rappresentanza permanente italiana presso l'Unione Europea;

Anna Cattaneo, Presidente di Sezione del Tribunale di Milano

Giuseppe De Marzo, Consigliere della Corte di Cassazione

Gabriella Tomài, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bologna

 

Responsabili del progetto, componenti del Comitato Direttivo della SSM

Lorenza Calcagno, Gianluca Grasso e Gabriele Positano

Guarda il programma completo

 

Materiale disponibile solamente agli iscritti al portale:

Monica Velletti - Stanza virtuale Famiglia - Cumolo separazione e divorzio (anonimo)

Geremia Casaburi - Stanza virtuale Famiglia - Intervento 10 luglio 2023

Dispositivo Primo Presidente Corte di Cassazione RG 11906/2023

Ordinanza rinvio pregiudiziale Corte di Cassazione oscurata

Raffaele Sdino - La competenza e le patologie degli atti introduttivi - Intervento 11 settembre 2023

Luca Villa - Affidamento del minore al Servizio Sociale - Intervento 11 settembre 2023

Geremia Casaburi - L’udienza e l’istruttoria - Intervento 25 settembre 2023

Valeria Montaruli - I provvedimenti del giudice - Intervento 2 ottobre 2023

Silvana Sica - Il giudizio di appello - Intervento 2 ottobre 2023

Geremia Casaburi - Ordini di protezione - Intervento 16 ottobre 2023

Emma Avezzù - Ordini di protezione - Intervento 16 ottobre 2023

Carmela Italiano - Attuazione ed esecuzione dei provvedimenti

Monica Velletti - Provvedimenti indifferibili e temporanei e urgenti

Decreto fissazione udienza su richiesta inaudita per indifferibili 473 bis 15 con informatori

Michele Ruvolo - Il consulente tecnico d’ufficio in materia di famiglia nella Riforma Cartabia

Giuseppe Spadaro - Curatore speciale nei procedimenti relativi a conflitti genitoriali

Giuseppe Buffone - Aule Virtuali Caso di studio

 

 

 

P23030: IL PROCESSO CIVILE TELEMATICO - Napoli 17-19 aprile 2023

Videocorsi

19/04/2023

Corso collegato
P23030 - Il processo civile telematico

Cod. P23030

Responsabile del corso: Antonella Ciriello

Esperti formatori: Ileana Fedele - Rossella Masi

La legge n. 206 del 2021 (cd. riforma Cartabia) ha delegato al Governo un’ampia riforma del processo civile volta a migliorarne la complessiva efficienza ed ha posto in primo piano l’esigenza di accelerarne i tempi attraverso un decisivo ulteriore impulso verso la completa digitalizzazione del processo e la “stabilizzazione” dell’uso delle nuove tecnologie telematiche sperimentate durante la fase pandemica. Tali finalità costituiscono, in particolare, la concretizzazione di una delle fondamentali linee di intervento del Ministero della giustizia per far fronte agli adempienti comunitari richiesti al nostro Paese in relazione al PNRR.

Il decreto legislativo del 10 ottobre 2022, n. 149 ha dato attuazione alla delega anche attraverso un’opera di riordino della disciplina speciale sul PCT con l’inserimento di alcune fondamentali disposizioni nel codice di rito ovvero nelle disposizioni di attuazione del c.p.c. 

La novella normativa ha quindi sancito la definitiva affermazione della generale obbligatorietà del deposito telematico, aprendo la strada a strumenti diversi dalla  PEC, ha posto attenzione al tema della chiarezza e sintesi degli atti, fondamentale per l’efficace sviluppo del PCT e della agevole consultazione degli atti digitali, ha definito a regime la possibilità di celebrare le udienze in collegamento audiovisivo, ha posto il principio dell’obbligatorietà delle notifica telematica da parte del difensore in determinati casi, rendendo residuali le notifiche eseguite dall’ufficiale giudiziario.

Il corso si propone l’obiettivo di approfondire gli aspetti teorici e pratici della nuova disciplina e della riformulazione, sotto il profilo del riordino, delle precedenti disposizioni, a partire dalla ricostruzione sistematica della pertinente normativa, per poi procedere all’illustrazione dell’uso degli applicativi (in particolare per la gestione dei flussi telematici, anche presso gli Uffici di legittimità) e delle evidenti  ricadute  della riforma  sulla  generale organizzazione degli uffici giudiziari, nonché sulle concrete  modalità di lavoro dei magistrati.

Uno spazio sarà anche dedicato all’approfondimento della normativa Europea in continua evoluzione, in materia e alle altre esperienze nazionali, internazionali ed europee sul telematico.

Caratteristiche del corso:

Areacivile

OrganizzazioneScuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipantinovanta in presenza; composizione della platea: settanta magistrati ordinari con funzioni civili tra i quali almeno dieci con funzioni di legittimità, dieci giudici onorari di pace di tribunale con funzioni civili, cinque avvocati di cui tre avvocati dello Stato, cinque componenti degli Uffici Innovazione individuati dal CSM

Eventuali incompatibilitàsaranno postergati rispetto ad ogni altro richiedente coloro che risultino essere stati ammessi al corso P22085

Sede e data del corso: Napoli, Castel Capuano, Piazza Enrico De Nicola, 17 aprile 2023, (apertura lavori ore 15.00) - 19 aprile 2023 (chiusura lavori ore 13.00).

Le identità digitali dei Magistrati

Videocorsi

27/02/2023

Riforma del processo civile (ciclo di webinar)

Webinar

10/02/2023

Con la pubblicazione del decreto attuativo della riforma Cartabia (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149), che introduce una significativa rivisitazione dell’intero processo civile, si manifesta per la magistratura un’esigenza straordinaria di formazione e aggiornamento. 

Per soddisfare questa esigenza, in modo tempestivo, la Scuola ha deciso di organizzare un ciclo di undici webinar con cadenza settimanale (il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18.30) nei quali saranno presentati e commentati, a prima lettura, gli interventi di riforma che incidono sul processo civile.  

L’ampiezza e la trasversalità degli interventi normativi, che interessano tutti i settori della giurisdizione, introducendo regole nuove e istituti nuovi, accompagnate da una imponente digitalizzazione della giustizia, e l’imminenza dell’entrata in vigore, in due scadenze, il 1 gennaio 2023 e il 30 giugno 2023, rendono opportuna una prima esposizione sistematica, che possa essere di aiuto nell’attività dei magistrati e nell’organizzazione degli uffici. 

La novità della materia, e l’immediatezza con la quale il ciclo di webinar è stato organizzato, hanno suggerito di coinvolgere, tra i relatori, qualificati esperti scelti in particolare tra quanti hanno partecipato ai lavori preparatori e, in particolare, tra i magistrati addetti all’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia.

Attraverso un apposito form online sarà possibile indicare in anticipo, per ciascun incontro, i temi e le questioni problematiche che meritano un approfondimento, prospettando eventuali soluzioni o segnalando eventuali prassi degli uffici.

Sulla piattaforma YOU-TUBE della SSM, a questo LINK è possibile visionare la PLAY LIST completa di tutti gli incontri svolti.

La partecipazione ai webinar non necessita di registrazione, è aperta a tutti gli interessati (anche non magistrati), non darà luogo al rilascio di attestato da parte della Scuola e per l’accesso è necessario solo il link della riunione che sarà pubblicato in ogni occasione sul portale della SSM.
 

Documentazione:

Antonella Ciriello - Tabella sinottica sull'efficacia delle norme del d.lgsl. 149-2022

Webinar n. 1 - Giustizia civile e riforma “Cartabia”: uno sguardo d’insieme

Prof. Avv. Ferruccio Auletta - Risposta agli interventi - incontro n. 1 del 12 gennaio 2022

Webinar n. 3 - La nuova disciplina del processo di primo grado (prima parte)

Ilaria Pagni - Le novità della riforma del processo civile con riferimento agli atti introduttivi, all’art. 101 c.p.c. e alle udienze

Webinar n. 4 - La nuova disciplina del processo di primo grado (seconda parte)

Gian Andrea Chiesi - La nuova disciplina del processo di primo grado

Webinar n. 6 - Le novità in tema di mediazione e negoziazione assistita

Mirella Delia - La mediazione demandata dal giudice

Paola Moreschini - Il procedimento di mediazione, Ruolo e obblighi dei diversi soggetti coinvolti

Webinar n. 9 - Le modifiche dei procedimenti camerali e della volontaria giurisdizione

Roberta Bardelle - Articolo 24, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149: I procedimenti in materia di efficacia di decisioni straniere previsti dal diritto dell'Unione europea e dalle convenzioni internazionali

Webinar n. 13 - L’ufficio del processo nella riforma Cartabia

Marco Ciccarelli - Le risorse degli UPP

Luca Marzullo - L’Ufficio del Processo nella riforma Cartabia

 

 

 

 

Riforma del processo e del sistema sanzionatorio penale (ciclo di webinar)

Webinar

02/11/2022

Con la pubblicazione del decreto attuativo della riforma Cartabia (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150), che introduce rilevanti novità nel sistema penale, si manifesta per la magistratura un’esigenza straordinaria di formazione e aggiornamento.


Per soddisfare questa esigenza, in modo tempestivo, la Scuola ha deciso di organizzare un ciclo di undici webinar con cadenza settimanale (il mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 18.30) nei quali saranno presentati e commentati, a prima lettura, gli interventi di riforma che incidono sul processo e sul sistema sanzionatorio penale, e che introducono altresì per la prima volta nell’ordinamento una disciplina organica della giustizia riparativa.
L’ampiezza e la trasversalità degli interventi normativi, gran parte dei quali entreranno in vigore dal 30 dicembre, rendono opportuna una prima esposizione sistematica, che possa essere di aiuto nell’attività dei magistrati e nell’organizzazione degli uffici.


La novità della materia, e l’immediatezza con la quale il ciclo di webinar è stato organizzato, hanno suggerito di coinvolgere, tra i relatori, qualificati esperti scelti in particolare tra quanti hanno partecipato ai lavori preparatori e, in particolare, tra i magistrati addetti all’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia. Gli incontri saranno aperti a tutti i magistrati interessati.


Attraverso un apposito form online sarà possibile indicare in anticipo, per ciascun incontro, i temi e le questioni problematiche che meritano un approfondimento, prospettando eventuali soluzioni o segnalando eventuali prassi degli uffici.

Sulla piattaforma YOU-TUBE della SSM, a questo LINK è possibile visionare la PLAY LIST completa di tutti gli incontri svolti
 

La partecipazione ai webinar non necessita di registrazione, è aperta a tutti gli interessati (anche non magistrati), non darà luogo al rilascio di attestato da parte della Scuola e per l’accesso è necessario solo il link della riunione che sarà pubblicato in ogni occasione sul portale della SSM.


Documentazione:

Webinar n. 1 - Giustizia penale e riforma “Cartabia”: uno sguardo d’insieme

Decreto legislativo 10 ottobre 2022 n. 149 (riforma Cartabia estratto da GU)

Decreto legislativo 10 ottobre 2022 n. 150 (riforma Cartabia estratto da GU)

Relazione illustrativa decreto legislativo n. 150/2022

Decreto legislativo 31ottobre 2022 n. 162 (Differimento entrata in vigore riforma Cartabia)

Gian Luigi Gatta: Rinvio della riforma Cartabia: una scelta discutibile e di dubbia legittimità costituzionale. E l'Europa? - Sistema Penale

Gian Luigi Gatta: Procedibilità a querela e rinvio della riforma Cartabia: Sollevata questione di legittimità costituzionale - Sistema Penale

Ufficio del Massimario Corte di Cassazione - Disciplina transitoria e prime questioni di diritto intertemporale del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150

Serena Quattrocolo: Perché il differimento dell’entrata in vigore del d.lgs. 150/2022 è una sconfitta per la giustizia penale

Mitja Gialuz: Per un Processo Penale più efficiente e giusto. Guida alla lettura della riforma Cartabia

 

Webinar n. 2 - Le novità in tema di indagini preliminari e udienza preliminare

Circolare Dipartimento Affari Giustizia del 26.10.2022 - Le indagini preliminari

Circolare Procura di Bologna del 19.10.2022 - Iscrizione nel registro delle notizie di reato

Federica Tondin: Le novità in tema di indagini preliminari e udienza preliminare

Vincenzo Picciotti - I tempi delle indagini preliminari nella riforma Cartabia

 

Webinar n. 3 - La nuova disciplina del processo in assenza

Circolare Dipartimento Affari Giustizia del 21.10.2022 - Processo in assenza

 

Webinar n. 4 - Le novità in tema di giudizio, nuova udienza predibattimentale e riti speciali

Circolare Dipartimento Affari Giustizia del 20.10.2022 - L’udienza di comparizione predibattimentale a seguito di citazione diretta

 

Webinar n. 5 - Le novità in tema di impugnazioni

Ufficio Studi presso la Corte d’Appello di Milano - Prospetto esplicativo delle modifiche al sistema penale d. lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 (c.d. riforma Cartabia), con particolare riguardo al giudizio in appello

Concetta Locurto - Le impugnazioni

 

Webinar n. 6 - Le novità in tema di: estensione del regime di procedibilità a querela; esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto; sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato; estinzione delle contravvenzioni per adempimento delle prescrizioni dell’organo accertatore

Emendamenti al d.l. n. 162 del 31.10.2022

Cass. Sez. V, 4 novembre 2022, n. 45104 (modifiche del regime di procedibilità non applicabili nel periodo di vacatio legis)

Art. 85. Disposizioni transitorie in materia di modifica del regime di procedibilità
 

 

Webinar n. 7 - Le nuove pene sostitutive delle pene detentive brevi e l’udienza ex art. 545 bis c.p.p. Il nuovo ruolo dell’UEPE nel giudizio di cognizione

Davide Bianchi: Il rilancio delle pene sostitutive nella legge-delega “Cartabia”: una grande occasione non priva di rischi – Sistema Penale

Circolare Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità del 26.10.2022 - Decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, attuativo della l. 27 settembre 2021, n. 134 “Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”. Prime indicazioni operative

Emilio Dolcini: Dalla riforma Cartabia nuova linfa per le pene sostitutive – Sistema Penale

Teresa Travaglia Cicirello: La riforma delle sanzioni sostitutive e le potenzialità attuabili del lavoro di pubblica utilità

Decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, attuativo della l. 27 settembre 2021, n. 134 “Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”. Prime indicazioni operative.

Adulti in area penale esterna - Analisi statistica dei dati

 

Webinar n. 8 - La disciplina transitoria introdotta con la conversione del d.l. n. 162/2022

Emilio Dolcini: Verso una pena pecuniaria finalmente viva e vitale? Le proposte della Commissione Lattanzi – Sistema Penale

Gianluigi Gatta: Riforma Cartabia e procedibilità a querela: due proposte per la soluzione di vecchi problemi, senza allarmismi e stravolgimenti

Roberta Licci - Disposizioni transitorie in materia di processo penale telematico

Maria Elena Mastrojanni - Regime transitorio, inappellabilità, sentenze di non luogo a procedere

Vincenzo Picciotti - Le disposizioni in materia di termini per la costituzione di parte civile (art. 5-ter) e in materia di indagini preliminari

 

Webinar n. 9 - Processo penale telematico. Atti, notificazioni e domicilio digitale

 

Webinar n. 10 - La giustizia riparativa e i rapporti con il processo penale

 

Webinar n. 11 - L’improcedibilità dell’azione penale per superamento dei termini di durata massima del giudizio di impugnazione

 

Webinar n. 12 - Pene pecuniarie: nuovo regime di esecuzione e conversione in caso di mancato pagamento. Novità in tema di commisurazione e rateizzazione del pagamento

Emendamenti al d.l. n. 162 del 31.10.2022

Cass. Sez. V, 4 novembre 2022, n. 45104 (modifiche del regime di procedibilità non applicabili nel periodo di vacatio legis)

Art. 85. Disposizioni transitorie in materia di modifica del regime di procedibilità

 

La tutela penale dei finanziamenti pubblici (superbonus, decreto liquidità e PNRR) - Cod. FPFP22004

Webinar

25/10/2022

Corso collegato
FPFP22004 - La tutela penale dei finanziamenti pubblici per l’emergenza pandemica (superbonus, decreto liquidità e PNRR)

Napoli, Castel Capuano, 13 aprile 2022
Responsabile del corso: Costantino De Robbio (componente del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura)
Esperto formatore: Pasquale Fimiani (Avvocato generale presso la Corte di Cassazione)
Presentazione

Il Corso nasce sulla base della proposta della Procura generale presso la Corte di Cassazione, maturata nel contesto di una stretta collaborazione con il Comando generale della Guardia di Finanza, di una riflessione sulle criticità emerse nella tutela penale avverso le frodi in materia di finanziamenti con garanzia pubblica e di crediti d’imposta in materia edilizia ed energetica, e sulla prevenzione di possibili analoghi fenomeni di illeciti in relazione ai finanziamenti provenienti dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
Fin dalla prima fase dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, la Procura generale presso la Corte di Cassazione, nell’ambito delle attività di attuazione dell’art. 6 del d.lgs. n. 106/2006, ha concentrato l’attenzione sulle principali criticità della disciplina di sostegno alle imprese, esaminandone gli aspetti economici e procedimentali quali elementi di contesto per l’approfondimento delle connesse tematiche penalistiche.
Il gruppo di lavoro costituito all’interno dell’ufficio si è avvalso, oltre che del contributo dei Procuratori generali e dei principali attori, pubblici e privati, di quello dei Procuratori più esperti nella materia della crisi di impresa.
Il lavoro ha portato alla emanazione degli “Orientamenti sul ruolo del P.M. nell’applicazione della legislazione emergenziale in tema di crisi di impresa” del 15 giugno 2020, pubblicati nel sito internet dell’ufficio, che hanno inquadrato i temi con i quali gli uffici requirenti si sarebbero confrontati in relazione a possibili illeciti relativi alla fase di accesso ai finanziamenti e di utilizzo delle risorse.
In quel contesto erano state rappresentate le possibili incertezze applicative degli articoli 640-bis, 316-bis e 316-ter c.p. al caso dei finanziamenti concessi ai sensi dell’articolo 56 decreto legge n. 18 del 2020 e degli articoli 1 e 13 decreto legge n. 23 del 2020, in quanto detti reati prevedevano che i contributi, i finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo dei quali l’autore indebitamente si appropria siano “concessi” o “erogati” dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee, mentre i finanziamenti in questione sono “erogati” da banche e intermediari abilitati, cioè da soggetti privati e gli enti a partecipazione pubblica (SACE Spa e fondo PMI) subentrano a garanzia del finanziamento, con una modalità di aiuto nuova.
I dubbi sull’applicabilità dell’intero sistema di norme penali a tutela della corretta gestione dei finanziamenti di matrice pubblica ha, del resto, trovato conferma nelle prime risposte della giurisprudenza di legittimità, che da un lato ha escluso la configurabilità del reato di cui all’art. 316 bis c.p. nel caso di impiego delle somme oggetto di finanziamento garantito dalla Stato previsto dal decreto Liquidità (d.l. 8 aprile 2020, n. 23, convertito dalla L. 5 giugno 2020, n. 40) per finalità diverse da quelle cui detto finanziamento era destinato per legge (Cass. n. 22119/2021), e, dall’altro, ha ritenuto configurabile il reato di cui all’art. 316-ter c.p. nel caso di richiesta ed erogazione della stessa tipologia di finanziamento in misura superiore a quella che poteva esserle concessa (Cass. n. 2125/2022).
La recente scoperta di gravissime forme di manifestazione delle frodi sui crediti d’imposta in materia edilizia ed energetica ha inoltre posto, anche su tale versante, il tema delle misure di prevenzione e contrasto e dei profili di responsabilità penale. È infatti evidente che le attività predatorie si avvalgono anche delle crepe che possono essere individuate nelle fasi di accesso alle risorse e di controllo preventivo della sussistenza dei presupposti, così come della effettiva destinazione delle risorse stesse ai fini prescritti.
Il lavoro degli organi investigativi, in particolare della Guardia di Finanza e degli uffici di Procura impegnati per il contrasto a tali forme di criminalità, ha dunque reso chiara la necessità che le imponenti misure di sostegno dei sei pilastri del PNRR siano predisposte tenendo conto delle esperienze maturate.
Il d.l. 25 febbraio 2022, n. 13, successivo a tale prima fase di analisi, rappresenta un prima risposta organica alle criticità emerse alle frodi in materia di finanziamenti con garanzia pubblica e di crediti d’imposta in materia edilizia ed energetica, la cui portata ed efficienza andrà verificata nel concreto, sul versante procedimentale e della tutela penale, anche per quanto riguarda l’impatto della riforma sui reati di cui agli articoli 316-bis, 316-ter, 640 e 640-bis c.p. commessi prima della sua entrata in vigore.
Questa riflessione è alla base della proposta di realizzazione del Corso.
Fondamentale, per la comprensione delle possibili forme di illecito in materia di finanziamenti del PNRR, è l’esame dell’articolata disciplina che li regola, inclusiva del ruolo delle Amministrazioni Centrali, individuate nei Ministeri e nelle strutture della Presidenza del Consiglio, delle plurime forme del loro intervento (a “titolarità”, ossia attuazione diretta, od a “a regia”, tramite il controllo su altri organismi pubblici o privati titolari), del coinvolgimento attivo delle Amministrazioni territoriali, delle diverse modalità di attuazione dei progetti e di accesso ai finanziamenti del PNRR da parte dei soggetti attuatori degli interventi e dei destinatari finali (esecuzione di opere pubbliche o di servizi, incentivi per cittadini e imprese), ed infine del complesso sistema di governance del PNRR (definito dal D.L. n. 77/2021, convertito dalla legge 29 luglio 2021, n. 108) e di controllo messo in piedi per soddisfare le richieste in sede europea (art. 22 del Regolamento 2021/241/UE).
Un insieme di competenze e procedimenti che incrocia vari aspetti del diritto penale, dai reati contro la pubblica amministrazione, ai falsi, alle truffe e frodi in genere, ai reati tributari.
Il Corso si propone quindi di esaminare i vari aspetti interdisciplinari del complesso e diversificato fenomeno dei finanziamenti connessi all’emergenza pandemica, sul versante procedimentale, penale ed investigativo.
Esso è diviso in due parti. Nella prima si esamina l’esperienza nota, si descrivono le condotte illecite in corso di accertamento e le condizioni che le hanno rese possibili. Nella seconda sessione si applicheranno queste esperienze alle diverse ipotesi previste dal PNRR, avvalendoci del contributo dei decisori e della competenza della Procura generale della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza.
In tale contesto, appare rilevante comprendere il ruolo dell’Eppo in relazione ai reati concernenti progetti con finanziamento o co-finanziamento UE, qualifica la cui individuazione richiede uno specifico confronto con la disciplina amministrativa, europea e nazionale, dei vari interventi di sostegno.
Programma

Saluti e presentazione del Corso
Giorgio Lattanzi, Presidente della Scuola Superiore della Magistratura
Giovanni Salvi, Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di cassazione
Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza

Quadro generale delle questioni. La tutela penale dei finanziamenti pubblici per l’emergenza pandemica. L’impatto del d.l. 13/2022.
Pasquale Fimiani, Avvocato generale presso la Corte di cassazione
Tomaso Epidendio e Giovanni Nardecchia, Sostituti Procuratori generali presso la Corte di cassazione

Le frodi relative ai crediti d’imposta in materia edilizia ed energetica
Stefano Pesci, Procuratore aggiunto della Repubblica di Roma
Col. t. SPEF Massimo D’Angelosante, Comandante II Gruppo Tutela Entrate del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Roma

L’attività della Corte dei conti

Prima parte: I controlli della Corte dei conti
Giovanni Coppola, Presidente della Sezione di controllo della Corte dei conti per gli affari comunitari ed internazionali

Seconda parte: L’attività della Procura della Corte dei conti
Angelo Canale, Procuratore generale presso la Corte dei conti

Il punto di vista del Ministero della giustizia
Raffaele Piccirillo Capo di gabinetto del Ministero della giustizia

L’evoluzione delle linee strategiche dell’attività della Guardia di Finanza a tutela della spesa pubblica: dalla tutela delle risorse destinate a fronteggiare la crisi pandemica al ruolo del Corpo nell’ambito del PNRR

Gen. B. Giuseppe Arbore, Capo del III Reparto Operazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza.

Il PNRR: dal quadro normativo europeo alla fase attuativa nazionale. Il sistema di governance, di gestione, rendicontazione e controllo
Carmine Di Nuzzo Direttore Generale del Servizio Centrale per il PNRR – Ragioneria Generale dello Stato – MEF
Col. t. SFP Ugo Liberatore Dirigente Ufficio IV (Rendicontazione e Controllo) – Ragioneria Generale dello Stato – MEF

Il ruolo dell’Eppo nei controlli sulla gestione dei finanziamenti del PNRR
Danilo Ceccarelli, Vice Procuratore europeo

Il punto di vista delle procure della Repubblica
Giovanni Melillo, Procuratore della Repubblica di Napoli

ORGANIZZANDO LA GIUSTIZIA - Giornate di studi, Capri 7-8 ottobre 2022

Webinar

11/10/2022

7 ottobre:
Indirizzi di saluto e introduzione dei lavori
Pietro Curzio, Primo Presidente Corte di Cassazione
Giovanni Amoroso, Giudice della Corte Costituzionale
Lorenzo Zoppoli, Professore ordinario - Coordinatore del corso di laurea in servizi giuridici e Presidente di SPM
Antonella Ciriello, Componente del Comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura

Ore 14:45 | Lavoro
Coordina: Paolo Sordi, Presidente del Tribunale di Frosinone
Intervengono:
Giovanni Armone, Assistente di Studio Corte Costituzionale, “Causalità e danno nel 2087 c.c.”
Paola Marino, Giudice del lavoro Tribunale di Palermo, “Il ripensamento della Cassazione sull’interpretazione delle clausole generali del CCNL che prevedono sanzioni conservative”
Ilario Nasso e Ottavia Civitelli, Giudice del lavoro Tribunale di Vibo Valentia, Giudice del lavoro Tribunale di Castrovillari, “L’UPP nei settori del Lavoro e della Previdenza”
Chiara Coppetta Calzavara, Giudice del lavoro Tribunale di Venezia, “L’uso e l’abuso del part time”
Daniele Colucci, Cons. sez. lavoro Corte di Appello di Napoli, “Tutela del posto di lavoro nel codice della crisi d’impresa”
Maria Lavinia Buconi, Magistrato addetto al Gabinetto del Ministro della Giustizia, “Le impugnazioni dei licenziamenti dei soci delle cooperative nell’attuazione della legge delega”

Ore 16:15 | Previdenza
Coordina: Flora Scelza, Presidente sez. lavoro Tribunale di Nola
Intervengono
Tiziana Orrù,Pres. sez. lavoro Tribunale di Roma, “La prescrizione del diritto al risarcimento del danno cd. lungo latente”
Carmen Lombardi, Cons. sez. lavoro Corte di Appello di Napoli, “Il giudicato nei confronti dell’INAIL”
Ida Ponticelli, Giudice del lavoro, Tribunale di Napoli Nord, “Questioni relative all’ATPO

8 ottobre:
Ore 8.45 | Saluti di benvenuto:
Marino Lembo, Sindaco di Capri
Pierfrancesco Talamo, Direttore della Certosa

Ore 9.00 | Indirizzi introduttivi a cura di:
Pietro Curzio, Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione
Luigi Salvato, Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione
Giulio Biino, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato
Giorgio Lattanzi, Presidente della SSM
Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale di Napoli

“MESSA A FUOCO DI QUESTIONI CRUCIALI PER LA GIUSTIZIA, DALLA VOCE DEI PROTAGONISTI, IN QUATTRO TEMPI”
Coordinano:
Ileana Fedele, C.E.D. Corte di Cassazione e Antonella Ciriello, Direttivo SSM
Ore 9:30 | Primo focus
La riforma del processo, tra nuove regole e nuove figure professionali. Riflessioni sugli schemi dei decreti legislativi civili e penali della riforma Cartabia
Franca Mangano, Capo ufficio legislativo del Ministero della Giustizia e Concetta Lo Curto, Vice capo legislativo, illustrano i punti salienti della riforma dal punto di vista dell’innovazione digitale.
Ore 9:50 | Dibattito
Intervengono: Roberto Arcella, Avvocato patrocinante in Cassazione - Ferruccio Auletta, Prof. ord. Diritto processuale civile Università Federico II (Napoli) - Marco La Greca, Responsabile per la transizione al digitale dell’Avvocatura dello Stato - Francesco Urraro, Sen. Avvocato

Ore 10:30 | Secondo focus
La Corte di cassazione crocevia dei processi digitali: le nuove regole nel caleidoscopio della giurisprudenza di legittimità e di merito, attualizzate dalla indispensabile interoperabilità fra i sistemi. Riapertura degli archivi di merito, futuro del pct e prospettive, anche alla luce della riorganizzazione ministeriale
Coordina: Margherita Cassano, Presidente Aggiunto della Corte di Cassazione
Intervengono: Alessio Scarcella, Vice Direttore del Ced della Corte di cassazione - Vincenzo De Lisi, Direttore Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati (DGSIA) del Ministero della Giustizia - Giuseppe Fichera, Vice capo del Dipartimento Transizione Digitale - Carmelo Celentano, Presidente della sesta commissione del CSM

Ore 11:15 | Terzo focus
L’evoluzione tecnologica nelle applicazioni della giustizia: riflessioni su sicurezza informatica e recenti sviluppi in materia di domicilio digitale
Intervengono: Antonino Mazzeo, Prof. emerito Università Federico II (Napoli) - Enrica Massella Ducci Teri, Agenzia per l’italia Digitale (AgID) - Vincenzo Gunnella, Presidente del CdA di Notartel S.p.a.

Ore 12:00 | Quarto focus
Abbattimento delle barriere comunicative nel mondo della giustizia: i progetti pilota della commissione per il SUD
Raffaella Calandra, Responsabile della comunicazione Ministra della Giustizia, intervista Raffaele Piccirillo, Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia - Maria Rosaria Covelli, Capo dell’Ispettorato - Francesca Quadri, Capo di Gabinetto della Ministra per il Sud e la coesione territoriale - Francesco Paolo Sisto, Sottosegretario di Stato alla Giustizia

Ore 12:45 | Intervento conclusivo della Ministra della Giustizia, Prof.ssa Marta Cartabia


Sessione pomeridiana


1. Diritto e processo civile e innovazione, anche alla luce della normativa relativa alla crisi di impresa

Coordina: Giuseppe Fichera, Vice capo dipartimento per la Transizione Digitale
Intervengono: Concetta Grillo, Componente del Consiglio Superiore della Magistratura - Lorenza Calcagno , Componente del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura - Guido Romano, Vice Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia - Cecilia Bernardo, Magistrato addetto all’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte Suprema di cassazione - Rosaria Giordano, Assistente di studio alla Corte costituzionale - Daniela Paliaga, Presidente di Sezione del Tribunale di Torino - Valeria Spagnoletti, Consigliere della Corte d’Appello di Bari - Mirella Delia, Magistrato del Tribunale di Bari - Roberta Bardelle, Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia
Parteciperà ai lavori il Senatore Avv. Pierantonio Zanettin

2. Il punto su processo penale tra nuovi applicativi e riforme in atto

Coordina: Vincenzo Tutinelli, Referente per l’informatica – settore penale per la Corte di Cassazione
Intervengono: Michele Ciambellini, Componente del Consiglio Superiore della Magistratura - Aldo Resta, Responsabile area penale DGSIA - Benedetta Galgani, Prof. ass. Diritto processuale penale Università di Pisa - Roberta Licci, Ufficio Legislativo Ministero della Giustizia - Roberto Patscot, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli - Paolo Abbritti, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia - Nicola Selvaggi, Vice capo di Gabinetto Ministero della Giustizia - Serena Quattrocolo, Prof. ord. di Diritto processuale penale Università del Piemonte Orientale - Michele Caianiello, Prof. ord. Diritto processuale penale Università di Bologna - Pierluigi Picardi, Presidente Tribunale di Napoli Nord - Federica Tondin, Segretario Generale della Scuola Superiore della Magistratura - Sergio Sottani, Procuratore Generale presso Corte di Appello di Perugia

3. Giustizia tributaria tra riforma ordinamentale e digitalizzazione

Coordina: Alberto Liguori e Luca Varrone, Consiglieri CPGT
Intervengono: Michele Ancona, Presidente CTR Puglia, Presidente CTR Campania - Giuseppe Dongiacomo, Giudice CTP Napoli -Michele Ruvolo, Presidente sezione CTP Enna - Giuseppe Melis, Prof. ord. Dipartimento giurisprudenza LUISS - Maria De Cono, Consigliere CPGT - Stanislao De Matteis, Consigliere CPGT - Michele Di Fiore, Presidente della Camera degli avvocati tributaristi di Napoli

4. La ricerca delle regole tecniche comuni a tutte le magistrature. Webinar sulla interoperabilità tra tutti i processi telematici (amministrativo, costituzionale, contabile, tributario, civile, penale). Sguardo agli altri paesi europei e alle istituzioni europee

Intervengono: Gennaro Terracciano, Prof. ord. Diritto amministrativo Università di Roma Foro Italico - Margherita Cardona Albini, Vice capo DAG Ministero della Giustizia - Enrico Andolfatto, Segretario particolare del Giudice Viganò della Corte costituzionale - Enrico Romano e Fabrizio Perla, Avvocati del Foro di Napoli - Giovanni Greco, Avvocato dello stato - Ines Pisano, TAR Bologna delegata Segretariato GA - Nicola Mazzocca, Prof. ord. Università Federico II (Napoli) - Carlo Mancinelli, Referente DGSIA Corte dei Conti - Giovanni Gallone, Magistrato TAR - Fiorenzo Sirianni, Direttore generale MEF - Filippo Donati, Componente del Consiglio Superiore della Magistratura
Partecipano, altresì, Vincenzo De Lisi, Antonino Mazzeo, Maria Rosaria Covelli, Francesca Quadri, Enrica Massella, Marco La Greca

Storia della magistratura e dell’associazionismo (terza e quarta sessione)

Webinar

10/10/2022

Corso collegato
P22067 - Storia della magistratura e dell’associazionismo

Responsabili del corso: Costantino De Robbio, Fabrizio Di Marzio e Gianluca Grasso, Componenti del comitato direttivo

Esperto formatore: Francesco Antonio Genovese, Presidente di sezione della Corte di cassazione

Presentazione

Fin dal 1909, l’associazionismo giudiziario ha avuto un ruolo importante nella storia della magistratura italiana con la fondazione dell’Associazione generale fra i magistrati d’Italia (Agmi), ma non si è trattato, da subito, di un percorso facile. Nel 1925, con “l’autoscioglimento” dell’Associazione, i suoi dirigenti furono espulsi dal corpo giudiziario e solo al termine della guerra, nel 1945, si potette ricostituire l’Associazione nazionale magistrati (Anm). Sul nuovo soggetto, tuttavia, pesavano non solo l’eredità virtuosa della partecipazione di molti alla Resistenza, ma anche l’intrinseco rapporto che altri, specie alti magistrati, avevano intrattenuto con il regime fascista. La lenta attuazione della Costituzione, con l’istituzione solo nel 1958 del Consiglio superiore della magistratura, fece emergere anche nella magistratura associata il confronto tra “innovatori” e “conservatori” ed è solo a partire dagli anni Sessanta che l’entrata in ruolo di una nuova generazione favorì l'attuazione dei valori costituzionali, grazie anche al ruolo svolto dalle c.d. correnti della magistratura. Qual è, tuttavia, il ruolo che si deve riconoscere all'associazionismo giudiziario nei tempi attuali? Come sottolineato dal Capo dello Stato in occasione della cerimonia commemorativa del quarantesimo anniversario dell'uccisione di Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli, Mario Amato e Gaetano Costa e del trentennale dell'omicidio di Rosario Livatino, a fronte dei noti fatti di cronaca che hanno investito la Magistratura, «è indispensabile porre attenzione critica sul ruolo e sull’utilità stessa delle correnti interne alla vita associativa dei magistrati. Come per qualunque settore di impegno collettivo, appartiene alla normalità la varietà delle prospettive e delle posizioni sui temi della organizzazione della giustizia e sul valore della giurisdizione. La dialettica fra posizioni diverse, il cui valore è indiscutibile, come espressione di pluralismo culturale, rappresenta una ricchezza per le nostre istituzioni. Questa dialettica diventa, tuttavia, deleteria allorquando le differenze si traducono in contrapposizioni sganciate dai valori costituzionali di riferimento poiché fanno perdere di vista l’interesse comune ad avere una giurisdizione qualificata e indipendente. Appare davvero necessario un “rinnovamento culturale per rigenerare valori” come pure è stato scritto nei giorni scorsi». Al tema dell'associazionismo è stato dedicato anche il parere n. 23 (2020) del Consiglio consultivo dei giudici europei (CCJE) su: Il ruolo delle associazioni di giudici a sostegno dell'indipendenza della giustizia. Come sottolineato nelle conclusioni del parere, gli obiettivi più importanti delle associazioni di giudici sono di stabilire e difendere l'indipendenza dei giudici, preservando il loro status e cercando di assicurare condizioni di lavoro adeguate, e di promuovere e migliorare lo stato di diritto. Le associazioni di giudici possono anche svolgere un ruolo importante nella formazione e nell'etica dei giudici e contribuire alle riforme del sistema giudiziario. Come nelle edizioni precedenti, il corso accosterà studiosi, storici della magistratura ma anche eminenti giuristi, e magistrati, allo scopo di consentire un ampio dibattito sui temi in discussione.


Documentazione disponibile
- Armando Spataro: "Movimento per la giustizia: le sue vicende."
- Carlo Guarnieri: "Virtù e peccati dell'autogoverno: le correnti nel sistema giudiziario italiano"
- Giacomo Orberto: L'associazionismo giudiziario internazionale e il suo ruolo nella difesa dell'indipendenza della agistratura
- Wladimiro De Nunzio: Unità per la costituzione: sviluppo storico
- Opinion No. 23 on the role of the Associations of Judges in supporting the judicial independence
- Parere n.23 del Consiglio consultivo dei giudici europei (CCJE) Il ruolo delle associazioni di giudici a sostegno dell'indipendenza della giustizia

Storia della magistratura e dell’associazionismo (prima e seconda sessione)

Webinar

10/10/2022

Corso collegato
P22067 - Storia della magistratura e dell’associazionismo

Responsabili del corso: Costantino De Robbio, Fabrizio Di Marzio e Gianluca Grasso, Componenti del comitato direttivo

Esperto formatore: Francesco Antonio Genovese, Presidente di sezione della Corte di cassazione

Presentazione

Fin dal 1909, l’associazionismo giudiziario ha avuto un ruolo importante nella storia della magistratura italiana con la fondazione dell’Associazione generale fra i magistrati d’Italia (Agmi), ma non si è trattato, da subito, di un percorso facile. Nel 1925, con “l’autoscioglimento” dell’Associazione, i suoi dirigenti furono espulsi dal corpo giudiziario e solo al termine della guerra, nel 1945, si potette ricostituire l’Associazione nazionale magistrati (Anm). Sul nuovo soggetto, tuttavia, pesavano non solo l’eredità virtuosa della partecipazione di molti alla Resistenza, ma anche l’intrinseco rapporto che altri, specie alti magistrati, avevano intrattenuto con il regime fascista. La lenta attuazione della Costituzione, con l’istituzione solo nel 1958 del Consiglio superiore della magistratura, fece emergere anche nella magistratura associata il confronto tra “innovatori” e “conservatori” ed è solo a partire dagli anni Sessanta che l’entrata in ruolo di una nuova generazione favorì l'attuazione dei valori costituzionali, grazie anche al ruolo svolto dalle c.d. correnti della magistratura. Qual è, tuttavia, il ruolo che si deve riconoscere all'associazionismo giudiziario nei tempi attuali? Come sottolineato dal Capo dello Stato in occasione della cerimonia commemorativa del quarantesimo anniversario dell'uccisione di Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli, Mario Amato e Gaetano Costa e del trentennale dell'omicidio di Rosario Livatino, a fronte dei noti fatti di cronaca che hanno investito la Magistratura, «è indispensabile porre attenzione critica sul ruolo e sull’utilità stessa delle correnti interne alla vita associativa dei magistrati. Come per qualunque settore di impegno collettivo, appartiene alla normalità la varietà delle prospettive e delle posizioni sui temi della organizzazione della giustizia e sul valore della giurisdizione. La dialettica fra posizioni diverse, il cui valore è indiscutibile, come espressione di pluralismo culturale, rappresenta una ricchezza per le nostre istituzioni. Questa dialettica diventa, tuttavia, deleteria allorquando le differenze si traducono in contrapposizioni sganciate dai valori costituzionali di riferimento poiché fanno perdere di vista l’interesse comune ad avere una giurisdizione qualificata e indipendente. Appare davvero necessario un “rinnovamento culturale per rigenerare valori” come pure è stato scritto nei giorni scorsi». Al tema dell'associazionismo è stato dedicato anche il parere n. 23 (2020) del Consiglio consultivo dei giudici europei (CCJE) su: Il ruolo delle associazioni di giudici a sostegno dell'indipendenza della giustizia. Come sottolineato nelle conclusioni del parere, gli obiettivi più importanti delle associazioni di giudici sono di stabilire e difendere l'indipendenza dei giudici, preservando il loro status e cercando di assicurare condizioni di lavoro adeguate, e di promuovere e migliorare lo stato di diritto. Le associazioni di giudici possono anche svolgere un ruolo importante nella formazione e nell'etica dei giudici e contribuire alle riforme del sistema giudiziario. Come nelle edizioni precedenti, il corso accosterà studiosi, storici della magistratura ma anche eminenti giuristi, e magistrati, allo scopo di consentire un ampio dibattito sui temi in discussione.


Documentazione disponibile
- Armando Spataro: "Movimento per la giustizia: le sue vicende."
- Carlo Guarnieri: "Virtù e peccati dell'autogoverno: le correnti nel sistema giudiziario italiano"
- Giacomo Orberto: L'associazionismo giudiziario internazionale e il suo ruolo nella difesa dell'indipendenza della agistratura
- Wladimiro De Nunzio: Unità per la costituzione: sviluppo storico
- Opinion No. 23 on the role of the Associations of Judges in supporting the judicial independence
- Parere n.23 del Consiglio consultivo dei giudici europei (CCJE) Il ruolo delle associazioni di giudici a sostegno dell'indipendenza della giustizia

Il contratto o i contratti?

Webinar

02/12/2021

Corso collegato
FPFP21018 - “IL CONTRATTO O I CONTRATTI?”

Responsabili del corso: Lorenza Calcagno; Antonella Ciriello, Claudio Consolo, Fabrizio Di Marzio, Gianluca Grasso, Marisaria Maugeri, Gabriele Positano


“Si dice che il contratto, al pari di Dio, sia morto. E lo è veramente”.

Questo è l’incipit dell’Introduzione del famoso libro di Gilmore del 1974. L’intento dell’autore era quello di relativizzare e storicizzare la teoria generale del contratto e di abbandonare la teoria astratta di “contract”. Nonostante la decretata morte, però, di contratto, proprio nell’accezione di corpo normativo organizzato in modo sistematico e unitario, si fa ancora un gran parlare. I grandi progetti di armonizzazione del diritto privato europeo, ad esempio, avevano ed hanno come obiettivo principale proprio quello della creazione di un diritto comune in tema di “parte generale del contratto” (si pensi ai PECL, al Code européen des contrats e allo stesso DCFR, che - seppur non esclusivamente - è a questo prevalentemente dedicato). Anche le più recenti riforme dei codici europei, inoltre, riguardano principalmente il contratto (si pensi da ultimo all’Ordonnance n° 2016-131, del febbraio 2016, “portant réforme du droit des contrats, du régime général et de la preuve des obligations”).
Si potrebbe, dunque, essere indotti a ritenere che, seppur con qualche necessità di ammodernamento, la parte generale del contratto possa rivestire ancora un’importanza fondamentale e centrale nel diritto privato contemporaneo. In altre parole, si potrebbe pensare che abbandonando il vecchio paradigma del contratto, pensato per le esigenze della borghesia ottocentesca, e adottando un nuovo paradigma, più adatto a un mercato caratterizzato dalla produzione di massa (operazione in Italia già, in larga misura, avvenuta nel 1942), l’unità del sistema “contratto” possa mantenersi.


A fronte di ciò, però, l’analisi delle discipline in tema di contratto fa emergere una significativa frammentazione. Non si pensi solo al ben noto tema della distinzione fra disciplina del primo contratto, disciplina del secondo contratto e disciplina del terzo contratto, che pure pone – laddove vi sia un contrasto di regole - un problema di attuale prevalenza della prima sulle altre due. Ma si pensi anche al meno esplorato tema delle diverse discipline nei mercati regolamentati (energia, telecomunicazioni, assicurazioni, banche, etc..). I diversi mercati si evolvono a seconda della specificità del bene o del servizio prestato e sembrano necessitare di regole specifiche loro proprie. È la differenza nella struttura dei mercati che sembra portare con sé la necessità di creare paradigmi che siano legati alla specificità del bene o del servizio prestato. A tal proposito, alcuni autori invocano un “diritto privato regolatorio”, il che induce a ritenere che la disciplina debba essere articolata a seconda del diverso contesto da regolare. Le fonti stesse, nei mercati regolamentati, sono diverse fra loro. Si pensi alle differenti autorità indipendenti che in vario modo contribuiscono a delineare le regole dei contratti nei diversi mercati (si pensi, ad esempio, all’AGCom, all’AEEGSI, all’IVASS, a Banca d’Italia).



In dottrina è stata avanzata l’ipotesi che le Corti facciano sempre più ricorso alle clausole generali (buona fede, correttezza, abuso, etc..) per “adattare” la regola di parte generale al diverso contesto di mercato, con il rischio, però, che solo formalmente la regola applicata nei diversi sotto-settori sia la stessa mentre concretamente si attribuisce al giudice il compito di costruire la regola. Ci si potrebbe chiedere se non sia più corretto utilizzare, con maggior consapevolezza, l’interpretazione analogica del diritto “speciale”. Non si tratterebbe solo di accettare che la disciplina in tema di contratti, non contenuta nella parte generale, possa essere estesa in via analogica ma di valutare anche l’idea che la parte generale non possa applicarsi in specifici sottosettori, laddove la stessa risultasse non coerente con la disciplina complessiva del diritto speciale. Si potrebbe, ad esempio, pensare di seguire la soluzione francese sul punto. L’art. 1105 dell’attuale Code Civil dispone, infatti, dispone che: “Les règles générales s’appliquent sous réserve de ces règles particulières” e, nei lavori preparatori, viene precisato che tale articolo debba esser interpretato nel senso che debba sempre operarsi una valutazione caso per caso in modo da tener conto della coerenza interna del diritto speciale, giacché a volte un’applicazione simultanea del diritto generale e del diritto speciale, ancorché formalmente possibile, non risulta né pertinente né giustificata, in quanto idonea a snaturare la coerenza del diritto speciale o a travisare lo spirito di quest’ultimo. Si potrebbe, cioè, pensare di dare prevalenza alla regola più prossima alla razionale composizione del conflitto degli interessi, con riguardo alla finalità della disciplina legale e al contenuto specifico del rapporto controverso. Ciò non significa, ovviamente, che non sia utile mantenere una disciplina generale in tema di contratto. La parte generale potrebbe fungere da apparato di regole residuali, applicabile laddove il legislatore non abbia visto e risolto il tipo di conflitto sottoposto all’attenzione dell’interprete, e sempre che l’applicazione della regola generale non risulti tale da tradire la coerenza dell’apparato di regole che disciplina il singolo settore.


Quanto detto sopra pone a valle una serie di problemi: (i) di quale riforma ha bisogno, se ne ha bisogno, il nostro diritto dei contratti? (ii) è la parte generale che necessita di riforma? (iii) o sono piuttosto le discipline in tema di contratti tipici, quelle legate alle nuove tecnologie e quelle dei mercati regolamentati a necessitare di razionalizzazione e modernizzazione?


All’approfondimento dei temi indicati vuol essere dedicato il corso.

L’ufficio per il processo: un’opportunità per la giustizia

Webinar

08/11/2021


Con l’approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), entra nel vivo l’attuazione dell’ufficio per il processo, modulo organizzativo introdotto nel 2014 (d.l. n. 90 del 2014) con l’intento di istituire uno staff al servizio dei magistrati, traendo spunto da quanto realizzato in altri ordinamenti, ove tale supporto è da tempo presente. Dopo un lungo periodo di sperimentazione, affidato a diverse figure presenti nell’ufficio ma in assenza di risorse specifiche (personale amministrativo, giudici onorari e tirocinanti), la svolta è ora costituita dall’avvio delle procedure di reclutamento di personale assunto a tempo determinato e specificamente addetto all’ufficio del processo per l’attuazione del PNRR sul versante del Ministero della giustizia (artt. 11-17 del d.l. n. 80 del 2021).
Serviranno queste misure straordinarie a raggiungere gli obiettivi auspicati di maggiore efficienza del sistema giustizia? Sapranno i magistrati dedicarsi alla funzione loro propria, ossia rendere giustizia, all’interno di una struttura organizzata che vede l’intervento degli assistenti chiamati a realizzare attività strumentali all’esercizio della giurisdizione?
L’incontro, organizzato in forma seminariale, intende esplorare le opportunità offerte dalla nuova disciplina attraverso il confronto tra coloro che saranno chiamati a darvi attuazione.
Con l’approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), entra nel vivo l’attuazione dell’ufficio per il processo, modulo organizzativo introdotto nel 2014 (d.l. n. 90 del 2014) con l’intento di istituire uno staff al servizio dei magistrati, traendo spunto da quanto realizzato in altri ordinamenti, ove tale supporto è da tempo presente.
Dopo un lungo periodo di sperimentazione, affidato a diverse figure presenti nell’ufficio ma in assenza di risorse specifiche (personale amministrativo, giudici onorari e tirocinanti), la svolta è ora costituita dall’avvio delle procedure di reclutamento di personale assunto a tempo determinato e specificamente addetto all’ufficio del processo per l’attuazione del PNRR sul versante del Ministero della giustizia (artt. 11-17 del d.l. n. 80 del 2021).
Serviranno queste misure straordinarie a raggiungere gli obiettivi auspicati di maggiore efficienza del sistema giustizia? Sapranno i magistrati dedicarsi alla funzione loro propria, ossia rendere giustizia, all’interno di una struttura organizzata che vede l’intervento degli assistenti chiamati a realizzare attività strumentali all’esercizio della giurisdizione?
L’incontro, organizzato in forma seminariale, intende esplorare le opportunità offerte dalla nuova disciplina attraverso il confronto tra coloro che saranno chiamati a darvi attuazione.


La documentazione

- Programma del corso
- Circolare del Capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi - Piano Nazionale di ripresa e resilienza – avvio progetto Ufficio per il processo –Informazione e linee guida di primo indirizzo sulle attività organizzative necessarie per l’attuazione.
- Allegato 1) circolare Capo DOG PNRR – avvio progetto Ufficio per il processo – Informazione e indicazione di primo indirizzo e di inquadramento delle attività organizzative e logistiche

Documenti illustrati nel corso delle riunioni:

- Focus UPP e capitale umano (Dott.ssa Barbara Fabbrini)
- Ruoli e mansioni nell'UPP - Una prima ipotesi di lavoro (Dott. Marco Ciccarelli)
- Obiettivi del Piano Nazionale di ripresa e resilienza: come lavorare su arretrato, disposition time, qualità del lavoro giudiziario. Il monitoraggio (Dott. Francesco Cottone)
- Bozza di progetto organizzativo dell’Ufficio per il processo dell’immigrazione (Upi) (elaborato dal Gruppo D "Civile: protezione internazionale, volontaria giurisdizione e altre materie specializzate" , curato dalla Presidente Luciana Sangiovanni)

- Galleria fotografica

WEBINAR DELLA SCUOLA 8-9 OTTOBRE, CAPRI

Webinar

18/10/2021

L’8 e il 9 ottobre si sono tenuti due convegni promossi dalla Corte di Cassazione, presso la città di Capri. La Scuola ha partecipato con la produzione di due webinar tramite la propria piattaforma. Il giorno 8 si è tenuto il convegno "Processo del lavoro e tutela della Salute alla prova dei tempi". Il giorno 9 si è tenuto il convegno "Digitalizzazione della Giustizia e Ufficio del Processo", con la partecipazione del Consiglio Superiore della Magistratura, della STO, del Consiglio Nazionale del Notariato - Notartel, del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e dei rappresentanti di tutte le magistratura.

Pillole sul motore di ricerca della Corte di Giustizia europea (InfoCuria)

Videocorsi

09/09/2021

L’etica del magistrato

Webinar

28/05/2021

Corso collegato
P21040 - L’etica del magistrato

L’ETICA DEL MAGISTRATO

Cod. P21040
Data: 19-21 maggio2021 (con formazione da remoto)
Responsabili del corso: Lorenza Calcagno, Antonella Ciriello, Gianluca Grasso, Giorgio Lattanzi, Sara Lembo
Esperto formatore: Giuseppe Campanelli

Presentazione

In qualsiasi società, qualunque sia il modo in cui vengono assunti, la formazione e la portata del loro mandato, i magistrati sono investiti di poteri penetranti, che consentono di intervenire in ambiti che riguardano gli aspetti essenziali della vita deicittadini e dell’economia.La Convenzione europea dei diritti dell'uomo sancisce, dal punto di vista del cittadino, che «ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale indipendente e imparziale, costituito per legge» (art. 6, par. 1). Lungi dall'enfatizzare l'onnipotenza del giudice, la norma mette in evidenza le garanzie fornite ai contendenti e stabilisce i principi su cui si basano i doveri del giudice: indipendenza e imparzialità.

È pertanto necessario che, sia all’interno degli uffici giudiziari, sia al di fuori, vi siano regole di condotta concepite per mantenere la fiducia in queste aspettative.L’etica giudiziaria ha assunto nel corso degli anni un posto di rilievo nelcontesto internazionale, a partire dall’adozione dei principi di Bangalore(2001), nel quadro delle Nazioni unite, cui hanno fatto seguito il parere n. 3 del Consiglio consultivo dei giudici europei (Ccje) sull’etica e la responsabilità dei giudici(2002), il codice ibero-americano di etica giudiziaria(2006), la dichiarazione di Londra sull’etica dei giudici con cui è stato approvato il rapporto intitolato “Etica dei giudici -Principi, valori e qualità” come linee guida per la deontologia dei magistratieuropei(2010), promossa dalla rete europea dei consigli di giustizia, la Raccomandazione R(2010)12 del 17 novembre 2012 del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa sui giudici: indipendenza, efficacia e responsabilità .Negli ultimi anni la granparte dei Paesi dell’Ue si è dotata di testi di etica giudiziaria (codici, guide, raccolte di principi) di diversa origine (Consigli di giustizia, associazioni giudiziarie, conferenze dei giudici, presidenti di tribunali, ecc.). L’ordinamento italiano è stato tra i precursori di questo orientamento tra i paesi di civil law, essendosi dotato di un codice etico fin dal 1994.Costituisce talvolta un luogo comune che l’etica professionale non si insegna e a sostegno di questo assunto si evidenzia il fatto che l’etica –interessantissima, coinvolgente, divisiva quando si affrontano i singoli casi concreti e le questioni controverse –rischia di risultare banale quando si enunciano in astratto principi e regole di comportamento, senza esplorarne la genesi storicaesenza discuterne le contaminazioni con la realtà.L’esperienza maturata nel corso degli anni dalla Scuola superiore della magistratura mostra che è possibile realizzare questa formazione, coniugando la riflessione sui principi e le regole dell’etica deicomportamenti con la dimensione applicativa.

Essa si inserisce in un contesto europeo (Rete europea di formazione giudiziaria), internazionale (Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga, UNODC) e comparato dove, specie nei paesi di tradizionedi common law, questo tipo di formazione è particolarmente sentita.Le attività di formazione sui profili etici formano oggetto delle linee programmatiche annuali sulla formazione e l’aggiornamento professionale dei magistrati e sul tirocinio ed a tali temi la Scuola dedica specifici momenti di approfondimento, anche nella dimensione europea nei programmi dedicati alla formazione iniziale (programmi THEMIS e AIAKOS).La magistratura italiana sta affrontando uno dei momenti più complessi e difficili degliultimi decenni. Il Presidente della Repubblica, nel suo intervento del 18 giugno 2020, in occasione della cerimonia commemorativa del quarantesimo anniversario dell’uccisione di Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli, Mario Amato e Gaetano Costae del trentennale dell’omicidio di Rosario Livatino ha evidenziato che la magistratura deve necessariamente impegnarsi «a recuperare la credibilità e la fiducia dei cittadini, così gravemente messe in dubbio da recenti fatti di cronaca».E per far sì che lacorrettezza sia costantemente praticata, tanto nell’esercizio delle funzioni quanto al di fuori dell’ufficio, un utile ausilio risiede nelle attività di formazione che fanno capo alla Scuola, a cui il Capo dello Stato ha rivolto l’invito a dedicare sessioni specifiche all’etica dei comportamenti.

In un confronto dialettico con la deontologia delle altre professioni legali, nel corso verrà sviluppata l’analisi delle diverse “fonti” da cui derivano indicazioni e prescrizioni sulle modalità di condotta dei magistrati nell’esercizio dell’attività professionale e nella vita sociale: le fonti internazionali, la Costituzione, i codici di rito, l’ordinamento giudiziario, il codice etico e la regolamentazione del disciplinare. Una specifica riflessione, in chiave comparata, sarà dedicata al tema degli organi consultivi sull’etica giudiziaria, attraverso l’analisi delle esperienze francese e spagnola, ove sono stati introdotti per fornire ai magistrati, assicurandone la riservatezza, pareri su eventuali dubbi relativialla correttezza del proprio operato.

La nuova normativa sulla Procura europea

Webinar

20/04/2021

Corso collegato
FPFP21010 - LA NUOVA NORMATIVA SULLA PROCURA EUROPEA

Il 9 maggio 2021, con la nomina dei rappresentanti distrettuali, si completa l’iter attuativo della Direttiva Europea che ha istituito la Procura Europea, organo che avrà il compito di curare le indagini e perseguire i reati commessi dalla criminalità finanziaria transfrontaliera. L’istituzione dell’ufficio menzionato risale in realtà al 2017, e scaturisce dall’esigenza di svolgere indagini nei confronti delle frodi internazionali ai danni dell’Unione Europea aventi carattere transfrontaliero, per superare gli ostacoli ad un proficuo e rapido svolgimento degli accertamenti che devono sempre più spesso essere svolti al di fuori dello Stato. Le condotte criminose di interesse sono delineate nella direttiva UE 2017/1371 del Parlamento Europeo e del Consiglio che definisce il vasto ambito della nozione di “frode e lesione degli interessi finanziari dell’UE”. Sono considerate frodi e reati rilevanti ai sensi della dir 2017/1371:
• Le condotte fraudolente ai danni del bilancio dell’Unione, comprese le operazioni finanziarie quali l'assunzione e l'erogazione di prestiti.
• I reati gravi contro il sistema comune dell’IVA, (es. frodi carosello, frodi commesse nell’ambito di operazioni criminali etc..), compiuti in due o più stati membri ed il cui danno complessivo sia almeno pari a 10 milioni di Euro.
• Le condotte di appropriazione indebita di funzionari pubblici, di corruzione attiva e passiva.
• Le condotte di riciclaggio.
La Procura Europea ha sede in Lussemburgo ed è strutturata su due livelli. Il primo, definito livello strategico, è composto dal procuratore capo e da un collegio di procuratori deputati a definire gli obiettivi strategici dell’organo. Il secondo livello, di carattere operativo, è composto dai procuratori delegati al compimento delle indagini ed all’esercizio dell’azione penale. In occasione dell’entrata in vigore della norma attuativa sull’EPPO e della nomina dei venti rappresentanti distrettuali della stessa, la Scuola Superiore della Magistratura, in collaborazione con la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, del Ministero della Giustizia e della Guardia di Finanza, ha organizzato un percorso formativo e di confronto tra tutti gli organi coinvolti nel nuovo assetto normativo, articolato in diversi incontri. Il primo incontro avrà carattere introduttivo ed informativo e sarà accompagnato da un dibattito su ciascuno dei punti centrali della normativa, pur privilegiandosi il taglio pratico. Seguiranno due incontri di approfondimento sulle questioni operative, dedicati alla disamina dei reati di competenza dell’EPPO ed ai criteri di attribuzione della competenza, ai rapporti con la Polizia Giudiziaria e ai profili operativi dell’instaurazione del procedimento penale, dall’iscrizione della notizia di reato in poi ed ai rapporti tra Procure, EPPO, DNA, Procure Generali e Procura presso la Corte di Cassazione.

I materiali del corso sono disponibili al seguente link.

Strumenti telematici di ricerca Italgiureweb e risorse informatiche della SSM

Webinar

23/03/2021

Emergenza Covid-19. Regole processuali e problemi applicativi

Webinar

01/12/2020

LA CONSOLLE D’UDIENZA (CORSO ORGANIZZATO DAL TAVOLO DI LAVORO CSM/STO – CNF – Ministero Giustizia sui modelli consolle, con il supporto della SSM)

Webinar

11/11/2020

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