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P24011 Pericolosità sociale, misure di sicurezza personali, realtà a problemi delle R.E.M.S.



La categoria della pericolosità sociale, da sempre problematica, sarà al centro del corso dedicato al secondo binario sanzionatorio del sistema penale: quello delle misure di sicurezza e, in particolare, delle misure di sicurezza personali. Dopo una preliminare riflessioni sulla nozione, sui criteri di accertamento e sugli effetti della dichiarazione di pericolosità sociale, il programma si soffermerà sulle misure di sicurezza personali, detentive e non detentive. Premesso un esame dei dati statistici – per toccare con mano la dimensione applicativa delle singole misure di sicurezza –, saranno presi in esame i profili problematici, tanto sostanziali quanto procedurali, emersi nella prassi e oggetto della più recente giurisprudenza, anche costituzionale (da ultimo, quanto alla libertà vigilata della persona sottoposta a liberazione condizionale, la sentenza n. 66/2023). Oggetto di approfondimento sarà il rapporto tra misure di sicurezza, pene, anche sostitutive delle pene detentive brevi, e misure alternative alla detenzione. Un focus particolare sarà poi dedicato alle misure applicate ai minori, nonché ai rapporti con le misure di prevenzione personali.

A ormai quasi dieci anni dalla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, un ampio approfondimento sarà poi dedicato alle criticità delle REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza Detentive), evidenziate ancora di recente dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 22/2022. Merita, infatti, particolare attenzione il tema della salute mentale in carcere e il problema del rapporto con le REMS, che hanno sostituito da alcuni anni ormai gli ospedali psichiatrici giudiziari e le case di cura e di custodia. I problemi gestionali e organizzativi legati al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari e alla costituzione delle REMS hanno avuto ripercussioni sulle condizioni degli autori di reato socialmente pericolosi che, trovandosi in lista d’attesa per entrare in una REMS, sono detenuti senza titolo in carcere. In rapporto a tale problematica, che è ben nota agli operatori, l’Italia è stata condannata dalla Corte di Strasburgo, per violazione degli artt. 2 e 51e CEDU (Sy c. Italia, 2022). Le problematiche relative alle REMS, d’altra parte, coinvolgono il più generale tema dei rapporti tra servizi sanitari ed esecuzione penale, che sarà esaminato durante il corso anche nell’ambito dei gruppi di lavoro.

Alla luce di un quadro problematico così articolato e complesso, che coinvolge la tutela di diritti fondamentali ponendo il problema dei servizi sanitari in carcere, delle REMS, dei limiti al rinvio dell’esecuzione della pena e del ricorso a misure alternative alla detenzione per ragioni di salute, la Scuola ritiene opportuno dedicare un momento di approfondimento e riflessione tra i magistrati chiamati a occuparsi dei rapporti tra detenzione e tutela della salute. Il seminario intende realizzare, in particolare, un'occasione di conversazione/dialogo in formato di “laboratorio”.

Il seminario vede la partecipazione di magistrati di sorveglianza e di pubblici ministeri dei diversi distretti di Corte di appello e di componenti della Corte di cassazione e della Procura generale presso la SC, nonché di rappresentanti del Consiglio d’Europa, della Corte europea dei diritti dell'uomo, del Ministero giustizia, del Ministero della Salute e del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale

L’evento si inserisce nell’ambito del progetto “Laboratori Strasburgo”, volto a realizzare approfondimenti tematici di tipo seminariale in relazione alle questioni controverse sull'applicazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e della tutela dei diritti fondamentali.

Caratteristiche del corso:

Area: penale

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta in presenza e trenta online; composizione della platea: centocinque magistrati ordinari con funzioni penali, quindici avvocati.

Eventuali incompatibilità: nessuna

Sede e data del corso: Scandicci, Villa di Castel Pulci, 28 febbraio 2024, (apertura lavori ore 15.00) – 1° marzo 2024 (chiusura lavori ore 13.00).