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P24020 Alternative al carcere ed esecuzione penale esterna: nuove pene sostitutive, misure alternative alla detenzione e messa alla prova



L’esecuzione penale esterna sta sempre più diventando, in Italia come in altri paesi, una realtà di dimensione maggiore rispetto a quella del carcere, che rappresenta l’extrema ratio nel sistema punitivo. A ottobre 2023 gli adulti in carico agli U.E.P.E. per l’esecuzione di misure erano 83.569 (altri 50.014 erano in carico per indagini e consulenze). Le persone in carcere erano, invece, 59.715. E’ d’altra parte da tempo patrimonio comune della cultura e della scienza penalistica internazionale quanto espiare nella comunità pene di breve durata – inflitte ab initio o quali residuo di pene di maggiore durata – favorisca la rieducazione e il reinserimento sociale, in linea con il dettato costituzionale, e abbatta altresì i tassi di recidiva. La pena ‘nella comunità’ (semilibertà, detenzione domiciliare, affidamento in prova al servizio sociale, lavoro di pubblica utilità) serve vuoi a evitare gli effetti dannosi di una detenzione breve, vuoi a favorire il graduale e progressivo reinserimento sociale di quanti escano dal carcere, attraverso misure alternative, dopo avere espiato per un certo tempo una pena intramuraria. Con questa consapevolezza, la Scuola, sollecitata da importanti recenti modifiche normative apportate dalla riforma Cartabia (d.lgs. n. 150/2022), che hanno in particolare interessato le pene sostitutive delle pene detentive di cui alla legge n. 689/1981 e la sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato, dedica anche quest’anno un corso alla realtà e alla prassi dell’esecuzione penale esterna. Il corso metterà a fuoco la disciplina delle nuove pene sostitutive delle pene detentive inflitte in misura non superiore a quattro anni (oltre 1.300 già in esecuzione, al 31 ottobre 2023), sottolineando i profili di rapporto con le misure alternative alla detenzione previste dalla legge sull’ordinamento penitenziario. La riforma Cartabia sollecita un dialogo tra giudici di cognizione, chiamati ad applicare le pene sostitutive in una nuova udienza di sentencing (art. 545-bis c.p.p.), con intervento dell’U.E.P.E., e magistrati di sorveglianza, che da tempo hanno familiarità e dimestichezza con l’esecuzione penale esterna e ai quali la recente riforma affida nuovi compiti, in sede di esecuzione delle pene sostitutive. La dimensione del giudice di cognizione quale ‘giudice della pena’ e dell’esecuzione esterna, d’altra parte, è già da anni una realtà a seguito dell’introduzione e del successo applicativo della messa alla prova ex art. 168 bis c.p. Di qui l’opportunità di una riflessione ad ampio raggio, che valga a mettere a fuoco le nuove disposizioni, i più recenti approdi della giurisprudenza e, non ultimo, la realtà degli uffici preposti all’esecuzione penale esterna. Nel corso sia delle relazioni frontali, sia dei gruppi di lavoro, sarà infatti valorizzato l’intervento di funzionari e assistenti sociali per simulare il contatto con l’U.E.P.E. e la predisposizione di programmi di trattamento per le diverse misure. Ciò nella convinzione della necessità di un proficuo e continuo scambio tra magistrati e amministrazione dell’esecuzione penale esterna, che coinvolga anche gli avvocati, la cui collaborazione è quanto mai di particolare rilevo.

Caratteristiche del corso:

Area: penale

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta in presenza e trenta online; composizione della platea: ottantacinque magistrati ordinari con funzioni penali, trenta magistrati di sorveglianza, cinque avvocati

Eventuali incompatibilità: saranno postergati rispetto ad ogni altro richiedente coloro che risultino essere stati ammessi al corso P23068

Sede e data del corso: Napoli, Castel Capuano, Piazza Enrico De Nicola, 20 marzo 2024, (apertura lavori ore 15.00) - 22 marzo 2024 (chiusura lavori ore 13.00).