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P24028 Il processo esecutivo tra riforme e prassi



Il processo esecutivo civile è un tema tradizionale nella programmazione della Scuola, un momento di confronto e di scambio di esperienze di centrale importanza a fronte della necessaria specializzazione richiesta ai Giudici chiamati ad occuparsi della materia.
Rammentato il principio generale espresso dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, già in CEDU Gaglione, 21.12.2010, - “l’esecuzione di un giudizio deve essere considerato come facente parte integrante del processo ai sensi dell’art. 6… Dato che l’esecuzione è la seconda fase della procedura di merito, il diritto rivendicato non trova la sua realizzazione effettiva che nel momento dell’esecuzione.”-e dunque la natura giurisdizionale del processo esecutivo al quale seguono le connesse garanzie, l’obiettivo principale della riforma, introdotta dal decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, con il quale il Governo ha dato attuazione alla delega per la riforma del processo civile conferita con la legge 26 novembre 2021, n. 206, è stato di semplificare le forme ed i tempi del processo di esecuzione. La riforma ha affermato l’importante principio dell’eliminazione della formula esecutiva, sostituita con la mera attestazione di conformità della copia all’originale, riformando l’art. 475 c. 3 cpc, così applicando alle sentenze e agli altri provvedimenti giudiziari, agli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale il principio valido per gli atti amministrativi, dotati di autonoma efficacia esecutiva nonché per gli atti di cui all’art. 256 TUE il quale detta che “le decisioni del Consiglio o della Commissione contenenti, a carico delle persone che non siano Stati, un obbligo pecuniario costituiscono titolo esecutivo”.
Le novità hanno poi riguardato il potenziamento della ricerca con modalità telematica dei beni da pignorare, le istanze di vendita e di deposito della documentazione ipocatastale e la disciplina della custodia degli immobili pignorati ed anche l’ordine di liberazione è stata nuovamente modificata. La riforma ha poi investito il reclamo avverso gli atti del professionista delegato e l’applicabilità delle astreintes anche nella fase esecutiva.
E’ stato infine introdotto un istituto che sarà, anche per la sua assoluta novità, oggetto di discussione e verifica pratica, la vendita privata, a cura dello stesso debitore, dell’immobile pignorato.
Il corso costituirà quindi un momento di utile confronto in merito all’applicazione ed alla efficacia delle modifiche introdotte nel processo esecutivo.
Uno spazio sarà poi dedicato alle problematiche organizzative concernenti la configurazione dell’Ufficio del processo nella materia delle espropriazioni, ed una riflessione verrà dedicata al ruolo delle c.d. “prassi” ed al loro impatto sull’esercizio della giurisdizione esecutiva. Inoltre, il corso potrà costituire un momento di scambio di esperienze in merito all’applicazione dell’art. 179 ter disp. att. c.p.c.

Caratteristiche del corso:

Area: civile

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta in presenza e trenta online; composizione della platea: centocinque magistrati ordinari con funzioni civili, dieci magistrati onorari con funzioni civili addetti alle procedure esecutive e cinque avvocati.

Eventuali incompatibilità: saranno postergati rispetto ad ogni altro richiedente coloro che risultino essere stati ammessi al corso P23044

Sede e data del corso: Napoli, Castel Capuano, Piazza Enrico De Nicola, 22 aprile 2024, (apertura lavori ore 15.00) - 24 aprile 2024 (chiusura lavori ore 13.00).