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P24051 La statistica giudiziaria



La statistica giudiziaria è uno strumento indispensabile per l’organizzazione degli uffici giudiziari.

Mentre in passato questa scienza era utilizzata sulla base di informazioni non digitali native, o comunque manipolate dall’uomo, i confini si sono ampliati enormemente in ragione della completa digitalizzazione della giustizia (raggiunta con le norme introdotte – da ultimo - dalle riforme del processo civile e penale, di cui ai d.lgs. 149 e 150 del 2022).

Pertanto, nello scenario attuale, ogni attività giurisdizionale è digitalizzata e diviene un dato calcolabile e rilevante, nella misura in cui viene gestito, raccolto e archiviato attraverso sistemi adeguati e interrogabili in maniera agevole.

Nella misura in cui, per un verso il Ministero della Giustizia, per altro il Consiglio Superiore della magistratura, ciascuno per le proprie competenze costituzionali, siano in grado di elaborare strumenti adeguati per conoscere e incrociare le informazioni, la amministrazione della giustizia diverrà più puntuale.

E’ fondamentale la consapevolezza da parte dei magistrati e degli altri operatori della giustizia circa i passaggi pratici lungo cui si snoda questo processo di innovazione che, peraltro, con l’avvento delle nuove tecnologie di AI, si presta a evolversi in maniera geometrica, affinché i sistemi statistici siano correttamente utilizzati e le elaborazioni siano affidabili.

Oltre al rilievo generale relativo all’organizzazione e al funzionamento dei servizi della giustizia, e alla quantificazione statistica per la vexata quaestio del carico esigibile (nel quadro dei programmi di gestione ex art. 37 D.L. 6.7.2011 n. 98, convertito in L. 15.7.2011, n. 111) assume rilievo il complesso e discusso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che attribuisce rilievo ai dati statistici per monitorare l’impatto delle misure adottate rispetto agli obiettivi finanziati dall’Europa.

Assume poi rilievo il dato statistico, anche ai fini della individuazione dello standard di rendimento, quale parametro per la valutazione della laboriosità del magistrato ai fini della valutazione di professionalità (oggetto di recente delibera del CSM) e, ancora, le ispezioni periodiche da parte del Ministero, presso gli uffici, sono incentrate, tra l’altro, sull’esame dei dati statistici.

Il corso percorrerà il tema della cultura del dato, partendo dai sistemi che lo raccolgono all’analisi delle varie finalità di raccolta, con approccio di carattere pratico-laboratoriale e prospettico in relazione alla rivoluzione tecnologica in atto, tenendo sempre presente il complesso dibattito relativo all’equilibrio da trovare, tra quantità e qualità della giurisdizione

Caratteristiche del corso:

Area: comune

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta in presenza e trenta online; composizione della platea: novantaquattro magistrati ordinari con funzioni civili, penali o del lavoro (di cui almeno venti con funzioni direttive o semidirettive), ventisei referenti per l’informatica.

Eventuali incompatibilità: nessuna.

Sede e data del corso: Scandicci, Villa di Castel Pulci, 17 luglio 2024, (apertura lavori ore 15.00) - 19 luglio 2024 (chiusura lavori ore 13.00).