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T24003 La riforma del lavoro sportivo e la nuova riforma introdotta dal D. Lgs. n.36/2021 nuovi confini tra passato e presente



Il tema in argomento è di indubbia attualità ed relativo a un settore, quello dello sport, di grande rilevanza, economica e sociale, a livello territoriale e a livello nazionale, considerata la platea di lavoratori coinvolti e l’elevato numero di operatori economici che vi operano.

Lo scopo del corso è di fornire un quadro complessivo della riforma del lavoro sportivo contenuta nel d.lgs. 36/2021 e della disciplina più attuale anche in comparazione con i tradizionali istituti di diritto del lavoro coinvolti, quali la subordinazione e le collaborazioni. Si intende approfondire cosa cambia e quali sono gli eventuali profili critici che può portare la riforma.

Con la legge delega n. 86/2019 (e i successivi 5 decreti attuativi, tra i quali il d.lgs. 36/2021) è stato attuato il progetto di riforma dello Sport per il riordino del sistema sportivo italiano, all’interno del quale si colloca tale riforma del lavoro sportivo, nel settore del professionismo e del dilettantismo. L’obiettivo del Legislatore era di creare un testo unico sullo sport, come avvenuto peraltro qualche anno prima, nel 2017, per il terzo settore con il quale per alcuni aspetti, quello dei volontari in particolare, tale nuova disciplina va a intersecarsi.

La riforma del lavoro sportivo, posta a tutela della dignità dei lavoratori nel rispetto del principio di specificità dello sport (come previsto espressamente al comma 1-bis dell’art. 25 d.lgs. 36/2021), ha l’obiettivo e il pregio di assicurare tutele a un’ampia platea dei lavoratori sportivi, anche per il settore del dilettantismo, non rientranti nell’attuale disciplina sul lavoro professionistico.

Sarà svolta pertanto anche un’analisi alla disciplina attualmente applicabile e un esame dei più recenti arresti giurisprudenziali, tra cui quelle pubblicate dalla Corte di Cassazione tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2022 ove sono affermati principi di diritto che hanno assunto, e a tutt’oggi mantengono, un’indiscutibile centralità ed attualità, oltre che gli aspetti fiscali e previdenziali in materia di disciplina sportiva che occupano gran parte

del contenzioso delle Corti di merito con riguardo alle opposizioni proposte avverso gli accertamenti esecutivi e le sanzioni fiscali irrogate dagli istituti previdenziali alle società sportive che non si adeguano agli standard previsti dalla legge.

Caratteristiche del corso:

Area: civile

Organizzazione: Scuola Superiore della Magistratura, in collaborazione con la Struttura di formazione decentrata presso la Corte di Appello di Roma; durata: quattro sessioni; metodologia: relazioni frontali, dibattito con interventi programmati; numero complessivo dei partecipanti: novanta; composizione della platea extra distrettuale: cinquanta magistrati ordinari e sei magistrati onorari con funzioni di giudice civile e quattro avvocati; composizione della platea distrettuale: venti magistrati ordinari e sei magistrati onorari con funzioni civili, quattro avvocati.

Eventuali incompatibilità: nessuna.

Sede e data del corso: Roma, Centro Congressi Cavour, 20 marzo 2024 (apertura lavori ore 15.00) – 22 marzo 2024 (chiusura lavori ore 13.00).