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D24047 Strumenti di contrasto alla violenza di genere: profili interdisciplinari



Il ruolo della formazione dei Magistrati riveste importanza cruciale nell’ambito del contrasto alla violenza di genere, come previsto espressamente, da ultimo, dal Legislatore con la legge n. 168 del 2023.

Nella riforma del 2023, il ruolo della persona offesa acquisisce particolare centralità e rilievo.

Sotto questo profilo, assume particolare rilievo il modello riparativo, che di recente ha fatto ingresso ufficiale nel sistema processuale penale e trova la sua genesi nelle fonti internazionali.

La giustizia riparativa si propone infatti di: i) riconoscere la vittima del reato; ii) responsabilizzare la persona indicata come autore dell’offesa; iii) ricostruire i legami con la comunità.

In particolare, si è osservato che il paradigma riparativo può delinearsi quale efficace strumento di contrasto alla violenza di genere.

Sul versante civilistico, la necessità di adottare misure per contrastare il problema della violenza che si consuma all'interno dei nuclei familiari ha assunto particolare rilievo anche nell’ambito dei procedimenti in materia di diritto di famiglia e minorili: la riforma ha invero introdotto, nell'ambito del titolo IV bis del libro II, nel capo III dedicato alle “disposizioni speciali”, la sezione I, relativa ai procedimenti in cui siano allegati abusi familiari o condotte di violenza domestica o di genere (cfr. Articolo 473 bis. 40 c.p.c.).

Le nuove norme mirano a introdurre una corsia preferenziale e differenziata per la trattazione dei procedimenti civili e minorili che presentino allegazioni di abusi, violenza domestica o di genere, con la massima attivazione di poteri officiosi da parte del giudice assegnatario del procedimento per acquisire, già dalle prime fasi, atti dei procedimenti penali eventualmente pendenti anche in fase di indagine, con diretta richiesta al pubblico ministero e sollecitazione a quest’ultimo per un ruolo attivo in questi procedimenti.

Il corso, interdisciplinare, muove dalla convinzione che per la realizzazione degli obiettivi di tutela individuati in ultimo dalla Convenzione di Istanbul è fondamentale una formazione specializzata dei magistrati chiamati ad occuparsi, in tempi e con strumenti diversi, dei fenomeni di violenza domestica e di genere e domestica, una formazione che deve coinvolgere magistrati che operano su fronti diversi.

L’approccio integrato delle professionalità risponde per altro appieno alle indicazioni contenute nella Convenzione di Istanbul.

Il corso avrà anche una impostazione pratica, volendo coinvolgere anche i diversi soggetti istituzionali operanti sul territorio, al fine di individuare le modalità più idonee per un intervento preventivo e repressivo.

A tal fine, verrà effettuato un focus dal Presidente dell’APS G.I.R.A.F.F.A. Onlus, con l’illustrazione delle diverse azioni per potenziare l’efficacia dei percorsi di uscita dalla violenza ma anche per la prevenzione, formazione, sensibilizzazione e raccolta dati.