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D24091 INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA GIUSTIZIA CIVILE: NORME, PRINCIPI, EFFETTI E STRUMENTI



Una delle sfide più importanti di questo decennio sarà impostare correttamente l’utilizzo delle capacità dell’intelligenza artificiale nel settore della giustizia ed in particolare in quella civile.

All’interno della formazione del magistrato la Scuola Superiore della Magistratura si è già occupata negli anni passati di affrontare le prime sfide; in particolare, ex multis si invita a consultare il corposo materiale del corso P22065.

Anche a livello di formazione decentrata, l’intelligenza artificiale è stata già oggetto di approfondimento in data 8.6.2023 con un corso D23249 che partendo dall’analisi della Direttiva sulla responsabilità da intelligenza artificiale (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52022PC0496) ha toccato i temi dell’etica (cfr anche Carta etica europea sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei sistemi giudiziari e negli ambiti connessi https://rm.coe.int/carta-etica-europea-sull-utilizzo-dell-intelligenza-artificiale-nei-si/1680993348 ) e della deontologia e del data protection sempre evidenziando il ruolo e le esperienze degli attori locali della giustizia.

In questi nove mesi, vi sono state due preminenti novità: il raggiunto accordo provvisorio tra il Parlamento Europeo e il Consiglio di Europa sul testo dell’emanando Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale (https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-5662-2024-INIT/en/pdf )e, a livello nazionale, l’emanazione della banca dati di merito pubblica (https://bdp.giustizia.it/login ). Inoltre, la realtà con la sua fenomenologia deve essere conosciuta dal giudice civile per i suoi riflessi sul processo (i.e. in tema di prove) e per assumere un corretto approccio agli strumenti di intelligenza artificiale.

Trattasi di un corso che offre insieme l’informazione di base ed avanzata sul tema dell’intelligenza artificiale, realizzato grazie al solido apporto della Accademia ed in particolare dell’Università degli Studi di Milano e dell’Osservatorio sulla Giustizia Civile, Gruppo Europa.