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P22067 Storia della magistratura e dell’associazionismo



Fin dal 1909, l’associazionismo giudiziario ha avuto un ruolo importante nella storia della magistratura italiana con la fondazione dell’Associazione generale fra i magistrati d’Italia (Agmi), ma non si è trattato, da subito, di un percorso facile. Nel 1925, con “l’autoscioglimento” dell’Associazione, i suoi dirigenti furono espulsi dal corpo giudiziario e solo al termine della guerra, nel 1945, si potette ricostituire l’Associazione nazionale magistrati (Anm). Sul nuovo soggetto, tuttavia, che potè giovarsi dell’eredità virtuosa della partecipazione di molti alla Resistenza, pesava tuttavia l’intrinseco rapporto che altri, specie alti magistrati, avevano intrattenuto con il regime fascista.

La lenta attuazione della Costituzione, con l’istituzione solo nel 1958 del Consiglio superiore della magistratura, fece emergere anche nella magistratura associata il confronto tra “innovatori” e “conservatori” ed è solo a partire dagli anni Sessanta che l’entrata in ruolo di una nuova generazione favorì l'attuazione dei valori costituzionali, grazie anche al ruolo svolto dalle c.d. correnti della magistratura.

Qual è, tuttavia, il ruolo che si deve riconoscere all'associazionismo giudiziario nei tempi attuali?

Come sottolineato dal Capo dello Stato in occasione della cerimonia commemorativa del quarantesimo anniversario dell'uccisione di Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli, Mario Amato e Gaetano Costa e del trentennale dell'omicidio di Rosario Livatino, a fronte dei noti fatti di cronaca che hanno investito la Magistratura, «è indispensabile porre attenzione critica sul ruolo e sull’utilità stessa delle correnti interne alla vita associativa dei magistrati. Come per qualunque settore di impegno collettivo, appartiene alla normalità la varietà delle prospettive e delle posizioni sui temi della organizzazione della giustizia e sul valore della giurisdizione. La dialettica fra posizioni diverse, il cui valore è indiscutibile, come espressione di pluralismo culturale, rappresenta una ricchezza per le nostre istituzioni. Questa dialettica diventa, tuttavia, deleteria allorquando le differenze si traducono in contrapposizioni sganciate dai valori costituzionali di riferimento poiché fanno perdere di vista l’interesse comune ad avere una giurisdizione qualificata e indipendente. Appare davvero necessario un “rinnovamento culturale per rigenerare valori” come pure è stato scritto nei giorni scorsi».

Al tema dell'associazionismo è stato dedicato anche il parere n. 23 (2020) del Consiglio consultivo dei giudici europei (CCJE) su: Il ruolo delle associazioni di giudici a sostegno dell'indipendenza della giustizia. Come sottolineato nelle conclusioni del parere, gli obiettivi più importanti delle associazioni di giudici sono di stabilire e difendere l'indipendenza dei giudici, preservando il loro status e cercando di assicurare condizioni di lavoro adeguate, e di promuovere e migliorare lo stato di diritto. Le associazioni di giudici possono anche svolgere un ruolo importante nella formazione e nell'etica dei giudici e contribuire alle riforme del sistema giudiziario.

Come nelle edizioni precedenti, il corso accosterà studiosi, storici della magistratura ma anche eminenti giuristi, e magistrati, allo scopo di consentire un ampio dibattito sui temi in discussione.

Caratteristiche del corso:

Area: comune

Organizzazione: Scuola superiore della Magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta in presenza e quaranta online; composizione della platea:  cento magistrati ordinari con funzioni penali e civili, trenta magistrati onorari con funzioni penali e civili.

Eventuali incompatibilità: nessuna

Sede e data del corso: Scandicci, Villa di Castel Pulci, 3 ottobre 2022, (apertura lavori ore 15.00) – 5 ottobre 2022 (chiusura lavori ore 13.00).

 

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