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P23023 Intelligenza artificiale, diritto e processo



Intelligenza artificiale (IA) e diritto penale rappresentano binomio indissolubile e le interrelazioni tra essi rientrano ormai nell’imprescindibile base conoscitiva dell’operatore del diritto e della giurisprudenza. Lo sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e dell’IA, in particolare, comporta l’elaborazione di masse enormi di dati di diversa fonte, attraverso rapidissime operazioni automatizzate impostate per implementare il loro margine di autonomia, con riflessi sugli spazi dell’agire individuale e pubblico (politico, sociale e economico) e sulle forme della criminalità. È acquisizione condivisa, in tal senso, che l’IA rappresenta un fattore straordinario di rinnovamento ma anche una prova di impatto per gli istituti tradizionali del diritto penale, ponendosi all’origine dell’esigenza di creazione normativa di nuove fattispecie per presidiare interessi in pericolo ma anche di interpretazioni adeguatrici delle fattispecie esistenti imponendo il riscontro della reale riconducibilità alle condotte tipiche dei nuovi strumenti.

Sul presupposto che l’efficacia delle indagini è assicurata da un metodo capace di adeguarsi dinamicamente al loro oggetto e muovendo dalla consapevolezza della problematicità dell’esatta perimetrazione di confini della responsabilità penale personale in questo settore sempre più cruciale della tutela penale, il corso offre un’occasione di approfondimento sistematico delle sfide aperte dall’impiego delle tecnologie di IA nella prospettiva dell’investigazione e della tutela penale.

Verranno approfondite le definizioni del fenomeno e dei sistemi dell’IA, gli effetti delle tecnologie del Quantum Computing ed il concetto di spazio o ambiente virtuale, offrendo il quadro normativo di riferimento, anche alla luce delle misure in discussione in seno ad organismi internazionali e sovranazionali (Nazioni Unite e Unione europea)

Sarà poi esaminato il tema dell’attuazione della giurisdizione nazionale e della competenza nello spazio virtuale (pregiudiziale a qualsiasi prospettiva di praticabilità investigativa e di tutela penale) e verrà approfondita l’influenza delle tecnologie dell’IA sugli elementi strutturali del reato (considerandola un formidabile test d’urto per il fatto tipico, il nesso causale, il dolo, la colpa), sia quale strumento per la sua commissione nei vari ambiti (IA criminale), sia quale oggetto di tutela; verranno esaminati i riflessi procedurali e processuali del funzionamento del tecnologie di IA in termini di ostacolo o di miglioramento dell’effettività delle indagini, sul necessario impiego e potenziamento degli strumenti di cooperazione internazionale, sulle prove elettroniche e dell’uso dell’informatica ai fini investigativi e per l’utilizzo nel processo,

Si analizzeranno, inoltre, anche con metodo laboratoriale, concrete applicazioni dell’informatica avanzata in alcuni settori del crimine, quali esemplificazioni delle potenzialità e della criticità nella configurazione giuridica delle fattispecie e  nella prospettiva investigativa e probatoria: (i) reati contro la personalità dello Stato, con analisi dell’utilizzo di strumenti di IA e di informatica avanzata da parte di organizzazioni eversive e terroristiche; (ii) manipolazione dello spazio pubblico e politico; (iii) manipolazione del mercato finanziario; (iv) riciclaggio, con focus sulle monete virtuali e  sull’impiego di IA ai fini della individuazione delle anomalie.

Si concluderà l’analisi con un approfondimento della responsabilità penale personale correlata alla costruzione di algoritmi di funzionamento della IA che comportano, sin dalla  loro ideazione, la progressiva capacità di decisione autonoma da parte della macchina, ma impongono di scandagliare con rigore i profili soggettivi sia di responsabilità dell’autore umano, nell’ambito della società del rischio, sia quelli della c.d. “responsabilità della macchina” e della sua assimilabilità alla responsabilità dell’Ente. Senza trascurare di esaminare lo spazio entro il quale la diffusione di sistemi di IA, capaci di agire in modo autonomo ed imprevisto, potrebbe dar luogo a effettivi vuoti di responsabilità.

Caratteristiche del corso:

Area: penale

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura in collaborazione con la Fondazione Vittorio Occorsio; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta in presenza; composizione della platea: ottanta magistrati ordinari con funzioni penali, cinque membri della Autorità Nazionale per la Cybersicurezza, cinque avvocati

Eventuali incompatibilità: saranno postergati rispetto ad ogni altro richiedente coloro che risultino essere stati ammessi al corso P22065

Sede e data del corso: Napoli, Castel Capuano, Piazza Enrico De Nicola, 20 marzo 2023, (apertura lavori ore 15.00) - 22 marzo 2023 (chiusura lavori ore 13.00).

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