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P24031 Le impugnazioni penali



La materia delle impugnazioni penali è stata oggetto di recenti interventi da parte del legislatore anche – ma non solo - finalizzati ad esigenze deflattive dei carichi processuali e di contenimento dei tempi delle decisioni.

Già con l'entrata in vigore del d.lgs. n. 11 del 2018 nell’ambito della c.d. “riforma Orlando” un rilevante tassello delle esigenze di intervento in materia è stato portato a compimento risultando infatti definite alcune significative novità del giudizio di impugnazione quali l'appello avverso le sentenze di non luogo a procedere emesse in udienza preliminare, i requisiti di forma dell'atto di impugnazione (in collegamento con quanto affermato dalle Sezioni unite della Cassazione, in punto di specificità dei motivi, con la sentenza n. 8825 del 2017), la reintroduzione del concordato in appello con rinuncia ai motivi, la previsione espressa d’una rinnovazione istruttoria obbligatoria in caso di appello del pubblico ministero contro sentenze di proscioglimento censurate per motivi attinenti alla valutazione della prova dichiarativa, l’eliminazione della competenza primaria ed esclusiva della Cassazione riguardo all'impugnazione dei provvedimenti di archiviazione, oltre che delle sentenze di non luogo a procedere, nonché, in prima battuta, riguardo alla rescissione del giudicato, i limiti alla facoltà di ricorso per cassazione, la prescrizione del rito camerale partecipato, ex art 127 c.p.p., per la trattazione dei ricorsi di legittimità in materia cautelare reale, la profonda alterazione del rapporto tra Sezioni unite e Sezioni semplici nell’ambito della Corte suprema, con la previsione di un obbligo per le seconde di rimettere alle prime i ricorsi nel caso di dissenso dai principi di diritto enunciati in precedenza dal Collegio allargato.

In tale quadro si sono poi inseriti gli ulteriori interventi di cui alla c.d. “riforma Cartabia” che, se da un lato hanno confermato in via generale la possibilità – tanto del pubblico ministero, quanto dell’imputato – di presentare appello contro le sentenze di condanna e proscioglimento, dall’altro hanno recepito il principio giurisprudenziale dell’inammissibilità dell’appello per aspecificità dei motivi, prevedendo inoltre limitate ipotesi di inappellabilità delle sentenze di primo grado (es. in caso di proscioglimento per reati puniti con pena pecuniaria e di condanna al lavoro di pubblica utilità).

Sempre con quest’ultima riforma è stata prevista l’introduzione di un nuovo mezzo di impugnazione straordinario davanti alla Corte di cassazione, per dare esecuzione alle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo. Inoltre, è stata prevista la trattazione dei ricorsi con contraddittorio scritto, salva la richiesta formulata dalle parti di discussione orale in pubblica udienza o camera di consiglio partecipata.

Lo scopo del corso è quello di analizzare nei loro diversi contenuti le riforme attuate e programmate dal legislatore e la loro applicazione fin dai primi momenti della loro entrata in vigore.

Il principale obiettivo di questo corso è quello di verificare come l’interprete abbia affrontato e dovrà affrontare le nuove disposizioni, in particolare quelle che, più di altre, generano e genereranno problemi ai quali quotidianamente magistrati e avvocati sono chiamati a dare soluzione.

Caratteristiche del corso:

Area: penale

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta in presenza e trenta online; composizione della platea: centodieci magistrati ordinari con funzioni penali tra i quali almeno trenta con funzioni di appello e venti con funzioni di legittimità, dieci avvocati.

Eventuali incompatibilità: saranno postergati rispetto ad ogni altro richiedente coloro che risultino essere stati ammessi al corso P23020

Sede e data del corso: Scandicci, Villa di Castel Pulci, 13 maggio 2024, (apertura lavori ore 15.00) - 15 maggio 2024 (chiusura lavori ore 13.00).

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