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P24042 La tutela del minore tra giustizia civile e giustizia penale



La “giurisdizionalizzazione” del processo civile minorile ha tradizionalmente scontato l’inadeguatezza della disciplina dei procedimenti in camera di consiglio ex art. 737 c.p.c. per l’adozione di delicatissimi provvedimenti.
Su questo assetto è intervenuta la riforma che, oltre a disciplinare la costituzione del nuovo Tribunale, ha delineato anche il rito unificato civile da applicare ai procedimenti in materia di persone, minorenni e famiglie. Ha individuato l'ambito di applicazione del nuovo rito e le relative eccezioni, dettando una specifica disciplina in materia di ascolto del minore; introducendo la figura del curatore speciale del minore e disciplinando l'istituto della mediazione familiare.
La Scuola ha investito molto sulla formazione in tema di diritto processuale della famiglia attraverso il laboratorio Aule Virtuali che si è sviluppato nel secondo semestre dell’anno 2023 attraverso nove webinar che hanno coinvolto tutti i magistrati italiani che, in via prevalente o non prevalente, sono addetti alla materia della famiglia (950 tra giudici ordinari di merito, minorili, requirenti e di legittimità). In corso si pone in continuità con tale percorso.
In ambito civile un approfondimento riguarderà il nuovo procedimento, sia in primo grado che in appello, ispirato a criteri di rapidità ed efficacia, attraverso l'abbreviazione dei termini processuali e la previsione di un ricorso improntato a criteri di chiarezza e sinteticità.
Quanto alle tematiche penali, il giudizio minorile, disciplinato dal d.P.R. n. 448 del 1988, costruito “a misura di minore”, ha registrato nel tempo importanti assestamenti frutto della paziente opera della magistratura minorile.
Specifica attenzione sarà̀ destinata, alla luce della riforma Cartabia, ai principi di adeguatezza, di minima offensività e di irrilevanza del fatto ex art. 131-bis c.p.p., di destigmatizzazione, di residualità della detenzione, con un particolare approfondimento delle prassi applicative relative alla messa alla prova dei minorenni e degli adulti nei contesti mafiosi, per i reati associativi e per quelli sessuali nonché per gli imputati con deficit cognitivi o fragilità psicologiche, il tutto per meglio coniugare l’esigenza di dare una risposta sanzionatoria al reato con quella di proteggere il percorso evolutivo di crescita equilibrata del minore.
Un focus specificò sarà dedicato alla mediazione familiare e alla negoziazione assistita. La mediazione familiare è espressamente prevista come percorso operativo utile a creare delle condizioni favorevoli alla prosecuzione dei rapporti, favorendo l’apertura di un dialogo moderato fra le parti litiganti che consenta di preservare lo svolgimento del ruolo genitoriale.
La negoziazione assistita cd. familiare può essere conclusa tra i genitori al fine di raggiungere una soluzione consensuale per la disciplina delle modalità di affidamento e mantenimento dei figli minori e maggiorenni non autonomi nati fuori del matrimoni e per la modifica delle condizioni già determinate, così come può ora esser conclusa “per raggiungere una soluzione consensuale per la determinazione dell’assegno di mantenimento richiesto dal figlio maggiorenne economicamente non autosufficiente”.
Per incentivare il ricorso a tali strumenti la riforma ha disciplinato il diritto della parte al gratuito patrocinio e con d.m. 1° agosto 2023 il legislatore ha dato ulteriore concretezza a tale diritto, fissando i criteri per la determinazione, la liquidazione ed il pagamento dei compensi del difensore tecnico.

Caratteristiche del corso:

Area: comune

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta in presenza e trenta online; composizione della platea: novanta magistrati ordinari con preferenza per quelli che al momento della domanda esercitano funzioni minorili, venticinque magistrati onorari di cui quindici in servizio presso i Tribunali per i minorenni e dieci presso le sezioni specializzate delle Corti di appello, cinque avvocati.

Eventuali incompatibilità: saranno postergati rispetto ad ogni altro richiedente coloro che risultino essere stati ammessi al corso P23041

Sede e data del corso: Scandicci, Villa di Castel Pulci, 17 giugno 2024, (apertura lavori ore 15.00) - 19 giugno 2024 (chiusura lavori ore 13.00).

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