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P24061 Il diritto dell’ambiente nella prospettiva della tutela amministrativa e penale



Il corso ha per oggetto il diritto dell’ambiente sotto il duplice profilo della tutela amministrativa e di quella penale.

In primo piano saranno poste le fattispecie del c.d. Testo unico ambientale (d.lgs. n. 152/2006) e del Titolo VI-bis del codice penale, introdotto dalla legge n. 68 del 2015 (art. 452-bis e ss. c.p.).

Verranno anzitutto esaminati i principi generali che informano la materia, con riferimento alle funzioni ed agli interessi oggetto di tutela, al riparto tra le competenze e le funzioni dell’Autorità Amministrativa e quella Giudiziaria, alle tecniche dii intervento e di incriminazione, alle problematiche derivanti dalla stratificazione delle fonti sovranazionali e nazionali (primarie, secondarie ed amministrative in senso stretto).

Dal lato della tutela penale verrà offerta una trattazione della disciplina codicistica degli ecodelitti, esaminando, anche alla luce della casistica giurisprudenziale, le questioni esegetiche sollevate dalle principali figure di reato (inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico di materiale radioattivo, impedimento del controllo e omessa bonifica) e dalle circostanze aggravanti speciali a carattere “ambientale”. Particolare attenzione verrà dedicata ad alcuni dei profili applicativi emersi nella prassi e nella dottrina, segnatamente la clausola di “abusività” ed i suoi rapporti con l’elemento soggettivo del reato; gli eventi tipici dell’inquinamento (“compromissione o deterioramento significativi e misurabili” di matrici ambientali); la nozione di disastro ambientale, anche alla luce dell’evoluzione giurisprudenziale maturata nel contesto del disastro innominato ex art. 434 c.p.

Sul fronte sanzionatorio, verranno affrontati la disciplina della “confisca ambientale” (art. 452-undecies), nonché i particolari profili applicativi della confisca ordinaria e per equivalente nella materia de qua. Inoltre, verranno esaminati i molteplici istituti riconducibili al genus dei benefici premiali in materia ambientale, rinvenibili tanto nel codice penale (ravvedimento operoso ex art. 452-decies; ripristino dei luoghi ex art. 452-duodecies) quanto nel testo unico (in particolare, lo speciale meccanismo estintivo di cui agli artt. 318-bis e ss.).

Approfondimenti specifici, infine, saranno dedicati ad alcuni sotto-settori del diritto ambientale sia sotto il profilo penale che quello amministrativo, quali quelli relativi alla tutela della flora e della fauna. La concezione lata dell’ambiente, assunta nell’impostazione del corso, fornirà l’occasione per approfondire anche alcune questioni relative alla tutela degli animali.

Sotto il profilo delle tecniche di accertamento delle violazioni, un approfondimento specifico sarà infine riservato, in relazione ai classici reati ambientali, all’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale.

Caratteristiche del corso:

Area: penale

Organizzazione: Scuola superiore della magistratura; durata: quattro sessioni; metodologia: a fianco di relazioni frontali, concepite in termini di presentazione dialogica dei temi e seguite da dibattito, saranno di norma previsti lavori tra gruppi ristretti di partecipanti con esame di casistica; numero complessivo dei partecipanti: novanta in presenza; composizione della platea: cinquanta magistrati ordinari con funzioni penali, quaranta magistrati amministrativi individuati a cura del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa

Eventuali incompatibilità: nessuna

Sede e data del corso: Roma, Palazzo Spada, 11 novembre 2024, (apertura lavori ore 15.00) - 13 novembre 2024 (chiusura lavori ore 13.00).

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